Un dispositivo appena più grande di un auricolare e indossabile all’interno dell’orecchio, in grado di effettuare la lettura dell’elettrocardiogramma (Ecg) nell’arco dell’intera giornata, è la proposta futura per monitorare il battito cardiaco e segnalare eventuali irregolarità. Il dispositivo, sviluppato dai ricercatori dell’Imperial College di Londra, illustrato sulla rivista Royal Society Open Science, ha dimostrato di avere le stesse prestazioni di un Ecg convenzionale in due misurazioni su tre e promette di rendere quest’ultimo obsoleto e sostituirlo entro due anni.
Se da un lato l’auricolare rileva un segnale dal cuore più debole rispetto al consueto Ecg del torace, in quanto più lontano sul corpo, dall’altro ha il vantaggio di poter essere indossato facilmente e per ore. Questo potrebbe aiutare le persone a individuare in modo tempestivo, senza bisogno di consultare un medico, un eventuale disturbo del ritmo cardiaco. I disturbi del ritmo cardiaco, che colpiscono circa due milioni di persone nel Regno Unito e includono un battito cardiaco irregolare, noto come fibrillazione atriale, possono aumentare il rischio di condizioni di salute pericolose come l’ictus o l’arresto cardiaco se non trattati in tempo. I ricercatori, che hanno sviluppato gli auricolari, chiamati “Hearables”, sperano che la loro invenzione possa essere disponibile per l’acquisto entro due anni, anche se il costo, che attualmente è di circa 400 sterline, potrebbe limitarne l’accessibilità.
Come funzionano gli “auricolari”: pro e contro – Gli scienziati hanno testato gli auricolari su dieci persone, confrontandoli con un Ecg convenzionale, che monitora il battito cardiaco tramite due elettrodi indossati sul petto. Gli auricolari hanno fornito una lettura che mostrava onde con picchi e depressioni simili all’Ecg tradizionale per forma e distanza, tratto fondamentale per individuare un battito cardiaco veloce o lento. Tuttavia, l’altezza e la profondità delle onde non erano simili a quelle di un Ecg toracico, il che potrebbe suggerire una lettura meno accurata. Questo aspetto non è trascurabile perché, ad esempio, le persone affette da fibrillazione atriale producono una serie di piccole onde all’inizio della lettura, piuttosto che una singola onda più grande. Tuttavia, i ricercatori stanno lavorando per rendere il dispositivo più sensibile e potenziarlo.
“Gli auricolari possono essere utilizzati anche per monitorare il cervello, rilevando i livelli di sonno e di stress”, hanno detto i ricercatori. “Si tratta di un modo pionieristico di effettuare un Ecg dal condotto uditivo, per rilevare i primi segni di problemi cardiaci cronici”, ha dichiarato Danilo Mandic e autore senior dello studio. “Vogliamo che le persone invece di recarsi dal medico quando oramai stanno male siano in grado di rilevare in modo preventivo eventuali irregolarità del battito cardiaco”, ha continuato Mandic. “L’apparecchio permette di monitorare continuamente il proprio cuore e osservare potenziali cambiamenti in tempo reale”, ha aggiunto Mandic. Gli auricolari possono essere inseriti facilmente e, a differenza degli elettrodi indossati sul cuoio capelluto o sul collo, sono molto discreti. “I nostri auricolari hanno ottenuto un brevetto negli Stati Uniti in aprile e speriamo che questi dispositivi siano disponibili per l’acquisto, e forse anche per il servizio sanitario nazionale nel prossimo futuro”, ha affermato Mandic.
Il monitoraggio e forse l’ascolto della musica – Gli auricolari, che possono essere acquistati in commercio o modellati sulla forma dell’orecchio di una persona impiegando del silicone, potrebbero, in futuro, includere anche funzionalità per scopi più quotidiani, come ad esempio l’ascolto della musica ma, allo stesso tempo, sono collegati a un algoritmo che interpreta le letture dell’Ecg e può avvertire coloro che le indossano se hanno bisogno di rivolgersi a un medico. Per i pazienti che hanno già condizioni di battito cardiaco accelerato o troppo lento, o patologie del ritmo cardiaco, gli auricolari potrebbero aiutare a monitorare e controllare tali condizioni attraverso i farmaci.
Gli auricolari tracciano l’attività elettrica del cuore grazie a elettrodi incorporati e la lettura è resa più precisa grazie alla dilatazione e alla costrizione di piccoli vasi sanguigni all’interno del condotto uditivo che si verifica mentre il cuore pompa. I ricercatori hanno, inoltre, testato i dispositivi su cinque persone a cui è stato chiesto di fingere di guidare un’auto in un gioco di realtà virtuale, scoprendo che le letture fornite dagli auricolari erano accurate anche quando le persone muovevano la testa e il corpo e stringevano la mascella in modo da spostarne la posizione. Rispetto a un elettrodo sul collo, i sensori indossati nell’orecchio non hanno fornito risultati altrettanto buoni, ma i ricercatori hanno sottolineato che sono più discreti da indossare e hanno annunciato che al momento sono in fase di sviluppo algoritmi di apprendimento automatico volti a migliorare il grado di accuratezza della lettura.
Lucrezia Parpaglioni