Televisione

Massimo Giletti: “Torno in Rai per 5 mesi, poi vedrò. È possibile tutto perché ho più offerte. Cairo? Mi ha tradito, lo consideravo un fratello”

Dalle pagine del settimanale "Gente" il conduttore Massimo Giletti, dopo mesi di indiscrezioni, annuncia il suo ritorno a Viale Mazzini

“Farò un passo avanti con la Rai, una serie di eventi interessanti nei prossimi cinque mesi“, dalle pagine del settimanale “Gente” il conduttore Massimo Giletti, dopo mesi di indiscrezioni, annuncia il suo ritorno a Viale Mazzini. Il debutto dovrebbe essere fissato il prossimo 28 febbraio con “La Tv fa 70″, evento celebrativo per il compleanno della tv pubblica. Nei giorni scorsi Angelo Mellone, Direttore Intrattenimento DayTime, aveva espresso il proprio apprezzamento per il giornalista torinese, ricordando il successo della sua Arena: “Ricevere apprezzamenti da un importante dirigente di Rai1 non può che fare piacere, però la definizione di quello che sarà il mio futuro in Rai, nella stagione 2024-2025, è ancora lontana dall’essere conclusa”.

Un contratto di cinque mesi, poi si vedrà: “Quello che farò dopo ancora non è chiaro ed è possibile tutto perché ho più offerte. Trovo però che tentare di dare fiducia alla Rai in questo momento sia un atto sensato. Qualsiasi altra scelta farà rumore. Vedremo”. Giletti torna anche sulla cancellazione del suo talk su La7 “Non è l’Arena”, per volontà dell’editore Urbano Cairo. Una comunicazione arrivata lo scorso 13 aprile, una nota stringata e molte polemiche. Il talk show prodotto da Fremantle era giunto alla sesta edizione, nelle settimane successive diverse ricostruzioni avevano portato il “caso Giletti” al centro della scena. Da una parte la decisione legata a costi e ascolti, dall’altra parte le voci sulle discusse puntate con Salvatore Baiardo.

“Quello che ho vissuto è stato il tradimento di una persona che consideravo un vero fratello: non voglio parlare della questione giudiziaria, entro nel merito di quella umana”, il riferimento chiaro è a Urbano Cairo.”Non mi sarei mai aspettato che la persona che mi abbracciò quando morì mio padre e che mi trovai all’improvviso alle spalle nella giornata in cui lo seppellivo, potesse, senza dirmi nulla, senza neppure guardarmi negli occhi, senza darmi una parvenza di motivazione, chiudere non solo un programma, ma chiudere un rapporto umano. Nel momento in cui io affrontavo un certo tipo di temi, davvero delicatissimi, la libertà è venuta meno. Non siamo pronti per aprire certi cassetti, evidentemente. Forse Cairo non poteva dirmela, la verità“, conclude Giletti.

Nel corso della lunga intervista a “Gente” non mancano riferimenti alla sua vita privata che da sempre preferisce tutelare e non condividere in pubblico: “Non è detto che io sia solo, ho semplicemente tutelato chi c’è. Nella mia vita c’è qualcuno e me lo tengo stretto, ma non ho mai raccontato la mia vita privata. Non ne parlo volentieri, posso dire che c’è una presenza importante a cui tengo molto. Sposarmi e avere figli? Mai dire mai, nella vita. Anche persone come me andando avanti sentono nella propria mente emozioni diverse. Una volta ero chiuso a questa cosa, ora no: anche all’idea del matrimonio ora sono aperto”.