Nel giro di meno di un mese a Tesla è stato imposto di richiamare 3,6 milioni di auto, quasi l’equivalente dei volumi di due anni e mezzo (1,3 milioni nel 2022 e 1,8 nel 2023). A metà dicembre era rimbalzata dagli Stati Uniti la notizia della campagna per 2 milioni di veicoli e adesso è arrivata un’informativa analoga dalla Cina per 1,6 milioni di modelli.

Il problema non è tanto economico, perché – come sull’altra sponda dell’Atlantico – anche nella Repubblica Popolare dovrebbe essere sufficiente un aggiornamento del software, quanto di immagine. Perché Tesla ha costruito la propria credibilità anche sulla capacità innovativa e tecnologica dei propri sistemi, in particolare di quelli di assistenza alla guida.

Il richiamo è stato ordinato dalle autorità del Celeste Impero, dove ha sede la BYD, uno dei più importanti in assoluto nella storia automobilistica del paese, che contende alla casa americana il primato elettrico globale. Con l’utilizzo dei sistemi di guida assistita di livello 2 su 5 (Mercedes è stata la prima casa automobilistica ad ottenere l’omologazione per il livello 3 su modelli di produzione, seguita da Bmw che lo offrirà dalla primavera sull’ammiraglia Serie 7) anche in Cina è stato rilevato un rischio di incidente più elevato.

Le contestazioni sono sovrapponibili a quelle avanzate in America, perché a Tesla è stato chiesto di rivedere e implementare i sistemi affinché i conducenti sappiano di avere sempre la responsabilità sulla gestione del veicolo (e del volante). In Europa le norme sono più restrittive, ragione per la quale, almeno per ora, pare che il costruttore americano possa evitare di intervenire, a meno che non decida di farlo volontariamente.

La campagna riguarda l’intera gamma cinese di Tesla: le Model 3 e Model Y prodotte nella gigafactory di Shanghai e le Model S e Model X d’importazione. Proprio su questi ultimi due veicoli, la casa americana deve avviare anche un altro richiamo. Su poco più di 7.500 macchine esportate verso la Cina tra ottobre del 2022 e novembre del 2023 è stato rilevato un problema alla serrature delle portiere: in questo caso non basterà un aggiornamento OTA (over the air), ma sarà necessario un passaggio presso i centri di assistenza.

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