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È morto Felice Besostri: giurista ed ex senatore è stato tra gli artefici dei ricorsi contro le leggi elettorali “Porcellum” e “Italicum”

È morto all’alba del 6 gennaio Felice Besostri. Avvocato, giurista, docente universitario e senatore (dal 1996 al 2001) aveva 79 anni e si è spento dopo una lunga malattia. A darne notizia è la presidenza del Coordinamento per la Democrazia Costituzionale. Lo ricorda anche Enzo Maraio, segretario del Psi, come “compagno tenace e determinato, dall’intelligenza affilata e acuta”.

“Fino all’ultimo istante impegnato in una lotta in difesa della democrazia e della nostra Carta Costituzionale”, si legge nel comunicato del Coordinamento per la Democrazia Costituzionale. Grazie a Besostri, infatti, prima la legge elettorale nota come “Porcellum“, poi l’“Italicum” sono arrivati al giudizio della Corte Costituzionale “ricevendo bocciature di cui il Parlamento non ha saputo e non ha voluto fare tesoro”. Negli ultimi mesi ha anche “promosso una lunga serie di ricorsi contro l’attuale legge elettorale, mettendone in luce il carattere incostituzionale”, viene ricordato.

“Il suo contributo al lavoro del Coordinamento per la Democrazia Costituzionale – si legge ancora nel comunicato – è stato inestimabile, partecipando a tutte le campagne alle quali il Cdc ha dato vita, a cominciare da quella che portò alla vittoria nel referendum popolare del 2016 contro lo stravolgimento della Costituzione voluto da Renzi. È stato un socialista coerente, protagonista delle attività del Gruppo di Volpedo e dell’Associazione per il Rinnovamento della sinistra presieduta da Aldo Tortorella. Un fautore dell’unità della sinistra che fosse coerente con il suo passato di lotte sociali e democratiche e in prima linea contro le attuali destre e il loro governo. Questo significava per lui – conclude la nota – dare vita sul piano culturale e politico al dialogo Gramsci-Matteotti, che nacque da una sua idea e che intendeva superare la storica frattura tra le sinistre del nostro paese”.