Essere single? Per Rosita Celentano non c’è nessun problema, anzi. Per l’attivista rappresenta “Uno stato strepitoso. Sia fisico che mentale. Mi fa sorridere che le persone che mi vivono sola, mi guardino con stupore e tenerezza… Non sono mai stata meglio“, ha dichiarato in una lunga intervista concessa al Corriere della Sera. La conduttrice ha avuto modo di dedicare un’ampia riflessione sulle relazioni sentimentali, specialmente quelle che riguardano i giovani della Generazione Z.
Secondo la Celentano, il concetto di ‘amore’ è un sentimento molto profondo, di sostegno concreto e quotidiano nei confronti dell’altro: “C’è solo un modo di Amare; e cioè prendersi cura dell’altro, con ogni mezzo e modo. Darsi. Volere il bene dell’altro prima del proprio. Quello che vedo oggi invece sono relazioni ‘usa e getta’ come i fazzolettini“, ha detto, spiegando inoltre di percepire i giovani come ‘smarriti’. “Non sanno vivere il sesso nel modo nobile del termine. Proprio non hanno idea di cosa sia un rapporto sessuale nel senso più naturale. Sono ‘prestazioni’. Difficile essere empatici attraverso uno schermo (cellulari, computer, etc.) poi ci credo che hanno ansia da prestazione una volta che si trovano a tu per tu con un coetaneo”, ha continuato.
Alla domanda sul perché non si sia mai sposata, la classe 1965 ha spiegato i motivi legati a questa ‘presa di posizione’: “È stato un obiettivo talmente serio che sapevo di non doverlo prendere alla leggera. Credo sempre nelle promesse e da buona cristiana, promettere nella casa di Gesù con leggerezza, non mi avrebbe fatto sentire a posto con la mia coscienza. Poi crescendo mi era sempre più chiaro che il mio percorso sarebbe tranquillamente stato quello di una donna indipendente che fa da megafono per i più indifesi e torturati come gli Animali (o i bambini, gli anziani, i poveri…)”.
Priorità ben definite e quotidianamente sostenute quelle della Celentano, che si è infine soffermata a raccontare qualche dettaglio legato alla sua ultima relazione amorosa: “Ho provato immensa solitudine negli ultimi mesi di una mia storia, ed è stato straziante. Ma è stata anche la cosa che mi ha permesso di capire più profondamente chi sono e quale fosse il sentiero della mia vita… così, l’ho ringraziato, due volte”.
E ancora: “Una per le belle cose che ci siamo regalati stando assieme, emozioni, cultura, idee, confronti anche accesi ma sempre rispettosi, e amore, ognuno col proprio bagaglio emotivo. E l’altro ringraziamento è stato il più incisivo, l’ho ringraziato per il modo meschino e superficiale in cui mi ha lasciato. Perché è stato proprio quello che ha permesso di conoscermi in profondità”, ha concluso.