Il possibile sesto Sanremo consecutivo di Amadeus non è più un tabù. A romperlo è il diretto interessato che, inaspettatamente, ha aperto all’ipotesi di condurre il Festival anche nel 2025. Chi lo conosce bene sa quanto sia cauto e quanto ponderi al meglio ogni scelta e ogni parola, per questo sta facendo ancora più clamore l’intervista concessa a Repubblica. A un mese esatto dall’inizio della 74esima edizione del Festival, rivela di essere pronto a discutere con la Rai del suo futuro sul palco dell’Ariston.
AMADEUS E L’IPOTEI SANREMO 2025
A lanciare la suggestione (o forse era qualcosa di più) è stato nelle scorse settimane Fiorello, sodale di Amadeus, che scalda i motori per traslocare il suo Viva Radio2 nel glass all’Ariston e poi affiancare l’amico nella conduzione dell’ultima serata, sabato 10 febbraio. “Qualsiasi cosa faccia mi procura gioia, tra noi c’è alchimia. Questi cinque festival non sarebbero potuti essere così se non lo avessi avuto al mio fianco, in modi diversi. Poi mi prende in giro”, ha raccontato Amadeus a Repubblica. Ed ecco l’apertura clamorosa su Sanremo 2025: “Portiamo a casa il quinto. Ho promesso all’azienda di dare una risposta sul sesto, il fatto che me lo chiedano mi fa piacere e mi rende orgoglioso, ovviamente. Per una questione di rispetto, il giorno dopo ci metteremo seduti con la Rai e affronteremo il tema”.
IL SESTO FESTIVAL CONSECUTIVO (COME BAUDO E MIKE)
Insomma, quello di Amadeus non è un sì ma soprattutto non è un no categorico. Di certo, se accettasse la sfida, sarebbe il sesto Sanremo consecutivo e questo gli consentirebbe di conquistare un record imbattuto persino da Pippo Baudo e Mike Bongiorno. E ammette che farne cinque consecutivi gli procura un “Immenso orgoglio, non l’avrei mai immaginato. Quando mi chiamarono nell’estate 2019 era un sogno realizzato. Pensavo: farò il traghettatore in attesa che trovino uno più credibile, non pensavo di farne 5 di seguito. Il sesto sarebbe un record: un motivo per cui non voglio è che non trovo moralmente giusto farne uno in più, di seguito, rispetto a Pippo e a Mike”.
LE POLEMICHE E IL RUOLO DELLA POLITICA
Nell’intervista a Repubblica c’è poi spazio per affrontare il rapporto con la Rai e quello con la politica, da cui ha tutta l’intenzione di non farsi condizionare. Mentre continua a lavorare in totale autonomia e senza pressioni, ammette di essere conscio che non esisterebbe Sanremo senza polemiche, come gli disse Baudo in un pranzo in cui gli diede dei consigli in vista della prima conduzione del Festival. “Ricordati che le polemiche faranno parte di Sanremo, se non ci saranno, non sarà festival”, gli spiegò il senatore della tv. Quanto alla politica, Amadeus pensa che debba stare lontana da Sanremo: “Il festival è il più grande appuntamento musicale del Paese e chiunque lo fa, deve farlo in assoluta indipendenza. Dichiaro per chi faccio il tifo, non ho mai dichiarato per chi voto. Se sono stato attaccato da destra e da sinistra vuol dire che sono una persona libera. Quando prendo una decisione penso solo al bene del programma, non a farmi delle amicizie che possono tornarmi utili. Mai fatto nella vita, non comincio a farlo a 61 anni”.
AMADEUS E IL CASO FERRAGNI
Non poteva poi mancare un accenno al caso Chiara Ferragni, visto che ad Amadeus riuscì il colpaccio di averla sul palco al suo fianco nel 2023, nella serata di apertura e in quella di chiusura. “Provo dispiacere per chi vive questa situazione. Chiara è una professionista dedita al lavoro, è successo un corto circuito che non conosco. Lascia tutti con l’amaro in bocca”, ha ammesso il conduttore e di direttore artistico del Festival. “Quando sei a un certo livello la svista non ti è permessa. Trapattoni diceva: ‘Il posto più bello dove stare sulla nave è l’albero maestro, ma è anche quello dove sei più esposto ai venti: non puoi permetterti di fare nessun errore’”.