“Autenticazione impossibile tramite il servizio proxy di eIDAS del paese ‘IT'”. È questa la frase che compare ai cittadini italiani che provano ad accedere con lo Spid al portale EU Login. Si tratta del servizio di autenticazione degli utenti della Commissione europea che consente ai cittadini dell’Ue di accedere a un’ampia gamma di servizi web della Commissione: ad esempio per partecipare al programma Erasmus+, per condividere e aggiornare il proprio curriculum con Europass o anche solo per presentare domanda per alcuni bandi o progetti europei.

Un problema, quello dell’accesso con Spid a EU Login, che interessa però solo l’Italia e non gli altri 17 Paesi europei che forniscono questo servizio. Secondo quanto segnalato da diversi utenti i problemi sono iniziati già nel mese di ottobre. Chi effettua il primo accesso può aggirare il blocco registrandosi con il proprio indirizzo e-mail: chi, però, ha già fatto il passato l’accesso utilizzando lo Spid si trova bloccato e senza possibilità di andare avanti. Lo spiega in un intervento su un forum una ragazza che aveva “necessità di modificare il curriculum Europass” per presentare la sua candidatura dopo le feste “per un tirocinio curriculare”: “Se provo ad entrare con la mail mi dice che risulta collegata ad un profilo con Spid, quindi sono completamente bloccata“, scrive. Come se non bastasse l’help desk, il sito dove segnalare eventuali difficoltà, risulta “in manutenzione“.

Sul sito dedicato al nodo eIDAS italiano (cioè proprio quel sistema che permette a persone e imprese di utilizzare l’identità digitale nazionale per accedere ai servizi pubblici in altri paesi dell’Ue) da tempo è presente un avviso: “Si segnala che il nodo eIDAS è in una fase di aggiornamento e migrazione ad una nuova versione. Possono quindi verificarsi dei disservizi di cui ci scusiamo. Tali disservizi potrebbero coinvolgere anche il sistema di help desk, in tal caso scrivere alla casella ficep ficep.contact.support@agid.gov.it“. A occuparsi di questo come di altri progetti relativi alla digitalizzazione è l’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID) un’agenzia pubblica italiana, istituita dal governo Monti, che è sottoposta ai poteri di indirizzo e vigilanza della Presidenza del Consiglio e che è nata proprio per “contribuire alla diffusione dell’utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, favorendo l’innovazione e la crescita economica”. Un tema, quello della digitalizzazione, sempre più al centro delle agende politiche dei governi che ha acquisito più rilevanza anche in termini di obiettivi e investimenti con i fondi del Pnrr.

Pertanto, quello che da ottobre tanti utenti italiani riscontrano sarebbe una conseguenza dei lavori di “aggiornamento e migrazione ad una nuova versione”. Sempre sui forum dove molti italiani segnalano il disservizio, un utente fa presente che “l’AgID sta ancora utilizzando la versione del nodo 1.4.3 (rilasciata a settembre 2018) quando l’Europa ha rilasciato la versione 2.7 a settembre 2023″. “Cinque anni senza aggiornare un’infrastruttura mi sembra una presa per il culo, ma d’altronde viviamo nel paese dei balocchi”, prosegue lo stesso utente chiedendo di risolvere al più presto il problema perché “questo disservizio sta causando disagi e le persone stanno perdendo opportunità lavorative”. “Da diversi giorni non riesco ad accedere al sito Europass”, scrive ancora un altro utente: “Questo non mi permette di aggiornare il mio CV precludendomi l’accesso ad alcuni bandi. Esiste la possibilità di arrivare ad una soluzione?”. “Imbarazzante“, scriveva a ottobre Lorenzo su Forum Italia, lo spazio di discussione sui servizi pubblici digitali: “Nonostante sul sito ufficiale ci sia scritto che c’è un aggiornamento in corso, è incredibile che tutto ciò non sia operativo dopo al massimo un giorno”, aggiungeva.

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