I titoli di Boeing sono in calo di oltre l’8% nell’avvio delle contrattazioni a Wall Street, dove il colosso statunitensi dei cieli è quotato. La discesa delle azioni segue l’incidente che venerdì scorso ha coinvolto un velivolo 737 Max 9 da poco in servizio per la compagnia Alaska Airlines (a sua volta in netto calo). Il volo 1282 decollato da Portland con 171 passeggeri è stato costretto a rientrare precipitosamente all’aeroporto di partenza dopo l’improvvisa decompressione causata dal distacco di un portellone della fusoliera. In attesa di capire la dinamica dell’incidente la Federal Aviation Administration (autorità di vigilanza sui voli statunitensi) ha disposto la messa a terra di tutti i modelli analoghi, in tutto 171 aerei in servizio presso le compagnie di tutto il mondo seppur principalmente tra quelle statunitensi. La sola United Airlines ne conta 79 nella sua flotta. Prima dell’incidente Alaska Airlines aveva vietato all’aereo voli lunghi sul mare a causa di una spia che indicava un guasto alla pressurizzazione. La luce si era accesa durante tre voli precedenti, di cui due volte nei giorni precedenti l’incidente.

Il portellone è stato ritrovato oggi in un cortile di Portland e avere la possibilità di esaminarlo consentirà di raggiungere conclusioni più precise sulla dinamica dell’accaduto. Negli ultimi 5 anni Boeing ha quasi dimezzato il suo valore di borsa (ora a 137 miliardi di dollari) in conseguenza degli incidenti che avevano coinvolto sempre il nuovo 737 Max. Nelle indagini delle autorità erano emerse omissioni dell’azienda su possibili problematiche inerenti ai software che sarebbero alla base dei disastri con protagonista questo modello.

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