Una donna si è lanciata da un piano alto, probabilmente il nono, di una palazzina a Ravenna, assieme alla figlia di sei anni, che è morta. La 41enne è stata portata dal 118 in gravi condizioni, all’ospedale Bufalini di Cesena. Nel volo è stato trascinato anche un cane, un meticcio nero, morto nello schianto. E’ accaduto questa mattina poco dopo le 7 in via Dradi, a ridosso del centro.
La donna potrebbe aver utilizzato una impalcatura esterna installata intorno al palazzo. La polizia della questura di Ravenna ha ascoltato il marito, che stando al suo racconto non si sarebbe accorto di nulla, ma avrebbe appreso la notizia sulla tragedia solo all’arrivo delle volanti. Una vicina di casa della donna, avrebbe cercato invece di farla desistere dal gesto. Un’altra teste ha raccontato di aver udito la piccola Wendi, questo il nome della bambina, gridare, implorandola di non farlo, prima che la madre si buttasse portandola con sé. Il tonfo della caduta è stato udito dal palazzo di fronte. A scoprire i corpi e dare l’allarme, gli operai al lavoro nel cantiere.
La polizia sta ricostruendo la dinamica, sentendo i vicini nello stabile in via Dradi. La donna era seguita dal centro di salute mentale: prima di lanciarsi, ha lasciato un messaggio sui social, dove spiega in modo confuso quelle che sarebbero le ragioni del gesto, lanciando invettive contro familiari e altre persone e anche alle cure del centro di salute mentale. La 41enne era stata sottoposta a più di un Tso. Ora saranno vagliati anche i contatti avuti nelle ultime ore. La 41enne è ora in stato di fermo per omicidio pluriaggravato e uccisione di animali.
È il terzo caso nel giro di tre settimane, tre città: Palermo, Venezia e oggi Ravenna. Il 5 gennaio scorso un papà ha lanciato dal balcone la figlia di 5 anni e poi si è lanciato. Entrambi sono rimasti feriti e l’uomo è stato poi arrestato. La vigilia di Natale a Palermo un uomo è precipitato dal sesto piano di un palazzo di Palermo insieme al figlio di 4 anni. Il primo, un professore di 38 anni, è morto; il piccolo era stato ricoverato in gravissime condizioni.
Se hai bisogno di aiuto o conosci qualcuno che potrebbe averne bisogno, ricordati che esiste Telefono amico Italia (0223272327), un servizio di ascolto attivo ogni giorno dalle 10 alle 24 da contattare in caso di solitudine, angoscia, tristezza, sconforto e rabbia. Per ricevere aiuto si può chiamare anche il 112, numero unico di emergenza. O contattare i volontari della onlus Samaritans allo 0677208977 (operativi tutti i giorni dalle ore 13 alle 22).