I familiari hanno chiesto la dichiarazione di morte presunta nella speranza che le indagini possano essere riaperte
Alta un metro e settanta, occhi castani, capelli biondi, al momento della scomparsa indossava un giaccone impermeabile nero, una sciarpa nera, un maglione e jeans scuri, scarpe e una borsa in pelle color cammello. In questi giorni, esattamente 22 anni fa, “Chi l’ha visto” pubblicò quest’annuncio per la scomparsa di Gaetania Greco detta Tania. Tania ha 27 anni, vive a Catania con la madre ed i fratelli. La mattina del 2 gennaio esce di casa verso le 11. Da allora di lei non si hanno più notizie ma la sua famiglia ancora la cerca e spera nella riapertura delle indagini.
“La sera prima della scomparsa, eravamo in camera, l’ho vista triste con le lacrime agli occhi. Qualunque problema lo riversava sul cibo”, ha dichiarato in un’intervista la sorella Sabrina, a cui Tania raccontò di sentirsi triste ed in colpa per aver mangiato troppo a Capodanno. A 18 anni Tania finì nel tunnel dell’anoressia, dopo i commenti spiacevoli di un ragazzo sulle sue forme prosperose, e poi della bulimia, arrivando a pesare 40 chili. Ne venne fuori dopo essere stata sotto cura ma continuava a soffrire saltuariamente di disturbi legati al cibo. Negli ultimi tempi, aveva conosciuto un ragazzo con il quale era felice, volevano sposarsi: Rosario. Lui quella mattina era a Siracusa mentre lei avrebbe fatto un salto a casa della madre di lui, la signora Matilde, a cui avrebbe dovuto sbrigare una commissione alle Poste. Matilde è stata l’ultima ad averla vista, ai microfoni di Chi l’ha visto ha raccontato di quell’ultimo incontro: “Tania è venuta verso le 13.30, mi ha ridato il libretto postale dicendomi che sarebbe tornata in posta il giorno seguente perché c’era troppa gente. Non avrebbe dovuto pranzare qui”, ma alla madre Tania disse il contrario. Alle 13.39 le arrivò la telefonata di Rosario e il suo cellulare fu localizzato in piazza, a pochi metri da casa. Su quell’ultima telefonata, lui ha dichiarato di recente: “Ci siamo sentiti al telefono e mi disse che andava a fare una passeggiata e che si sentiva depressa. Mi fece preoccupare e le dissi di tornare a casa. Il telefono si sentiva male. Io non avevo il numero della madre per avvertirla. Riprovando a chiamare Tania il telefono suonava ma non rispondeva. Le volevo bene…”.
Intanto, a 22 anni di distanza dalla sua scomparsa, i familiari non si danno pace e non si rassegnano. “Il mio rammarico è non aver avuto con loro un rapporto fraterno, mi sono occupato di lei come fossi stato un padre”, ha dichiarato il fratello che ha avuto cura di lei, soprattutto dal momento in cui il padre è andato via di casa, dopo la separazione dalla madre. “Un padre padrone, voleva decidere tutto lui in casa, è arrivato anche a picchiarla”, ha confessato la madre. Per lui, per sua sorella e per sua madre, questo tempo non è mai passato e l’angoscia è la stessa di 22 anni fa. Di recente, hanno chiesto la dichiarazione di morte presunta nella speranza che le indagini possano essere riaperte.