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“Mia madre di 70 anni spende 160 dollari al mese per guardare i porno: sono sconcertata”. La risposta del New York Times alla lettrice

La donna si è rivolta al prestigioso quotidiano americano lamentandosi non tanto per il consumo che la mamma fa della pornografia, bensì dei costi sostenuti per fruire dei contenuti hot

di F. Q.

La madre 70enne è dipendente dai film porno, la figlia non sa come gestire la situazione e scrive una lettera al New York Times. La storia è stata pubblicata un mese fa dal prestigioso quotidiano americano ma sta facendo il giro del mondo negli ultimi giorni: “Mia madre, che ha circa 70 anni ed è rimasta vedova circa un anno fa, sta lottando per adattarsi alla vita senza il marito – scrive la donna -. Essendo la sua unica figlia, anch’io sto lottando per trovare il modo di essere d’aiuto. Le finanze sono state una sfida particolare per lei; una preoccupazione è il costo degli abbonamenti alla tv via cavo e allo streaming”, ha spiegato.

La donna si è lamentata non tanto per il consumo che la mamma fa della pornografia, bensì dell’uso di siti a pagamento: “Di recente ha aggiunto l’abbonamento a quattro diversi canali pornografici premium, aggiungendo 160 dollari al mese alla sua già esorbitante bolletta della tv via cavo – ha continuato -. Sebbene mia madre sia un’avida utente di Internet, evidentemente non capisce che c’è molta pornografia gratuita disponibile online. Devo parlarle di questo problema? Sono sconcertata dalla quantità di denaro che spende inutilmente per il porno, ma sono incredibilmente a disagio all’idea di doverne parlare”, conclude.

La redazione del Nyt le ha risposto così: “Perché le conversazioni tra genitori e figli sul sesso sono così difficili? Forse ha a che fare con il fatto che parlare di sesso a volte è esso stesso un atto sessuale. Inoltre, vostra madre potrebbe considerare la conoscenza delle sue spese via cavo come un’invasione della sua privacy”. E ancora: “Non avrete bisogno di ricordare che questo è stato un periodo di solitudine e di dolore per lei; vorrete essere di supporto senza essere invadenti. Ma la pornografia online è un fenomeno che esiste da quando lei aveva 40 anni; non dovete pensare che sia del tutto ignara di ciò che c’è là fuori. Potrebbero esserci altri problemi. Potrebbero esserci altri problemi. Sua madre sarà in grado di trovare i contenuti specifici che desidera lontano dal mondo organizzato della televisione via cavo? Il suo televisore ha accesso al web? In breve, dovreste fare un po’ di compiti a casa ed essere sicuri di aver valutato correttamente la situazione. Poi potreste inviarle un’e-mail con alcune informazioni pertinenti. (Magari anche su un forum online dove potrebbe ricevere indicazioni da persone sconosciute)”, conclude la redazione, raccomandando alla donna di usare ‘tatto e comprensione’ per affrontare al meglio la situazione.

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