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Tiziano Ferro e il manager Fabrizio Giannini si separano dopo 23 anni. Il cantautore: “Ti auguro la luce che io non ho più”

Nessuno se lo aspettava eppure è successo. Il cantautore e il suo manager si sono separati per prendere strade artistiche diverse. In queste ore si stanno sprecando le ipotesi su chi raccoglierà l'eredità di Giannini, tra i nomi più accreditati ci sono Jacopo Pesce e Max Brigante della società Double Trouble Club

Doccia fredda per i fan di Tiziano Ferro. Stamattina sui social è apparsa la notizia che il cantautore, che si trova attualmente a Los Angeles con i suoi figli, e il suo manager storico Fabrizio Giannini si sono separati artisticamente, dopo 23 anni di collaborazione ininterrotta. Una notizia incredibile per il mondo della musica italiana dal momento che il sodalizio tra i due era uno dei più longevi. Fabrizio Giannini con una mail e un post sui social ha dichiarato: “Dopo 23 anni, finisce il mio rapporto professionale con Tiziano Ferro. È stato un percorso lungo, bello e ricco di grandi soddisfazioni. Adesso nuove sfide e obbiettivi per entrambi. Grazie Tiziano”. L’artista ha ripreso il post dell’ex manager sui social e ha aggiunto: “È finita un’epoca. Ti auguro tutta la luce che ti meriti, e che io non ho più. Ti auguro successi e gioia, anche più di quelli che abbiamo vissuto. Ti voglio bene Fabri, grazie. Grazie”.

Per Tiziano Ferro questo è un momento personale e artistico assai delicato. Lo scorso settembre il divorzio dal marito Victor Allen, le festività lontane dalla famiglia e dall’Italia per stare vicino ai suoi due figli a Los Angeles fino al video lanciato sui social dopo Natale: “So che vi aspettavate il karaoke di Natale, ma è un anno un po’ particolare. Ultimamente non riesco a cantare, non riesco a scrivere, non riesco a fare musica. Pochi giorni fa ho registrato il duetto con la fantastica Elisa, ho cantato e ho pensato che tutto si fosse sbloccato, ma finita la performance la voce è andata via”.

E ancora: “Quindi ho capito che il mio corpo, la mia voce mi stavano dicendo che è così, le devo rispettare. Se è vero che da un periodo di distruzione c’è sempre la rinascita, io sono qui per dirvi: sono certo che quest’anno che arriverà sarà un anno di cose nuove, che spero di fare con voi”.

In queste ore si stanno sprecando le ipotesi su chi raccoglierà l’eredità di Giannini, tra i nomi più accreditati ci sono Jacopo Pesce e Max Brigante della società di management, label e consultancy company Double Trouble Club. I due seguono già artisti come Elodie, Guè, Elisa, Coez e hanno collaborato dal punto di vista artistico e produttivo all’ultimo album di Laura Pausini, “Anime parallele”. Ma altre sorprese potrebbero essere dietro l’angolo…