La discussione è nata da un video mostrato da Alfonso Signorini, in cui Varrese si lamentava degli atteggiamenti di Menozzi nei confronti di Monia La Ferrera
Problemi di gelosia per Massimiliano Varrese. Nel corso della puntata del Grande Fratello, andata in onda ieri, 8 gennaio, a prendersi la scena è stato l’acceso confronto tra Varrese e Vittorio Menozzi. Quest’ultimo è stato accusato di guardare ‘con sguardo fisso’ le concorrenti mentre si cambiano e di girare spesso per la casa in mutande. La discussione è nata da un video mostrato da Alfonso Signorini, in cui Varrese si lamentava degli atteggiamenti di Menozzi nei confronti di Monia La Ferrera.
Gli ‘espliciti comportamenti’ però non si limiterebbero solamente a Monia, bensì riguarderebbero molte tra le gieffine: “Credo che nella vita debbano esserci dei limiti nell’amicizia e nel modo di comportarsi – ha detto Varrese dopo che ha visto ‘l’accusato concorrente’ vicino alla sua ex ragazza, in intimo -. Vittorio come al solito non mette dei limiti. Se c’è una ragazza in mutandine e reggiseno, io mi volto dall’altra parte o esco dalla stanza. Io stesso non mi avvicino a Monia quando si sta cambiando e lui non si fa nessuno scrupolo. Anche Letizia mi ha detto che spesso deve allontanare Vittorio mentre si cambia”, ha detto.
Dopo le asserzioni, è intervenuto Alfonso Signorini, che ha preso le ‘difese’ di Menozzi: “A me viene da ridere, vedere Vittorio nelle vesti di guardone, io proprio non ci posso credere. È una persona troppo educata, mi sembra una reazione un po’ esagerata. Cosa ha fatto questo povero diavolo di Vittorio, se neanche Monia si è lamentata”, ha dichiarato. A spalleggiare Varrese è intervenuto Paolo Masella: “Vittorio, tu giri in mutande spesso nella camera da letto – ha spiegato -. Per galanteria, ci sono tante donne, dovresti sbrigarti a vestirti. Una volta sei anche andato nel letto di Letizia in mutande per salutarla. Un po’ di tatto”. Ripresa la diretta, la replica di Menozzi non si è fatta attendere: “Ma siamo sotto agli occhi di tutti, cosa vuoi che faccia. Hai visto poi come passo?”.