Sarebbero, per il momento, almeno un centinaio i militanti di estrema destra identificati tra i partecipanti alla commemorazione di Acca Larentia. Sono una parte delle circa mille persone schierate in formazione militare protagonisti dei saluti romani e del rito del “Presente!” davanti all’edificio che ospitava la sezione romana del Movimento sociale italiano. La Digos di Roma sta lavorando in queste ore anche con altre questure per identificare altre persone, passando al setaccio i filmati delle telecamere che hanno immortalato le varie fasi dell’evento. Martedì in tarda serata è stata anche diffusa la notizia di cinque denunciati sempre in relazione alla commemorazione. “La questura ha trasmesso alla competente autorità giudiziaria una prima informativa di reato, contestando il delitto di apologia del fascismo a carico di cinque esponenti di CasaPound, individuati tra i partecipanti, cui seguiranno ulteriori comunicazioni all’esito del riconoscimento e identificazione degli ulteriori convenuti alla manifestazione.”, ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, rispondendo al question time alla Camera.

Alla procura di Roma è stata recapitata, infatti, una prima informativa trasmessa dalla Digos sulla manifestazione di domenica scorsa per il 46simo anniversario dell’uccisione di tre giovani militanti di destra: Franco Bigonzetti, Francesco Ciavatta, Stefano Recchioni. I magistrati dovranno valutare se procedere con l’apertura formale di un fascicolo di indagine. Toccherà ai magistrati valutare se con le loro azioni i militanti hanno violato le norme. Il 18 gennaio, infatti, Sezioni unite della Corte di Cassazione – lo speciale collegio che risolve i contrasti interpretativi interni – si riuniranno per affrontare una volta per tutte la questione e chiarire se il saluto romano è da considerarsi o no un reato.

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