Non è uscito da un archivio dello Stato il video che immortala la giudice Iolanda Apostoliconota per aver disapplicato per prima il decreto Cutro sull’immigrazione – partecipare a una manifestazione pro-migranti al porto di Catania nell’agosto 2018. La Procura etnea ha infatti archiviato il fascicolo conoscitivo (a modello 45, senza indagati nè ipotesi di reato) aperto tre mesi fa, dopo che il filmato era stato diffuso sui social dal ministro dell’Interno Matteo Salvini: in base a quanto ricostruito dagli accertamenti tecnici, a girarlo col proprio telefonino – non per motivi di servizio – fu un carabiniere in servizio quel giorno, il quale lo ha conservato per cinque anni per poi (quando il nome di Apostolico è finito al centro delle cronache) diffonderlo su una chat legata al deputato leghista Anastasio Carrà, a sua volta luogotenente dell’Arma.

Il fatto, quindi, per la procuratrice facente funzione Agata Santonocito non costituisce reato, perché quelle immagini non sono uscite illecitamente dalla disponibilità delle forze dell’ordine. Eppure il carabiniere individuato come autore del video aveva negato di esserlo di fronte ai magistrati: ora rischia l’accusa di false informazioni ai pm e un procedimento disciplinare interno. La notizia dell’archiviazione fa esultare la maggioranza, che può allontanare il sospetto di aver messo in piedi un dosseraggio contro Apostolico: “Toghe e media politicizzati non riusciranno a intimidire la Lega e il suo segretario”, si legge in una nota del Carroccio, mentre il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera Tommaso Foti chiede le scuse delle opposizioni.

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