Ogni lettera, una storia, una curiosità statistica. Scopriamo la Coppa d’Africa, al via in Costa d’Avorio il prossimo 13 gennaio, attraverso il suo alfabeto.

Attia – L’egiziano Rafaat Attia aveva 23 anni, nel 1957, quando realizzò il primo, storico gol della Coppa d’Africa nella semifinale vinta per 2-1 dall’Egitto contro il Sudan.

Baggio Siadi – C’è anche Baggio alla Coppa d’Africa, ma fa il portiere. È Siadi, il dodicesimo della Repubblica Democratica del Congo.

Cinquantanove – Sono 59 i giocatori della Ligue 1 precettati per la Coppa d’Africa. Quella della lega francese, come al solito, sarà la pattuglia più nutrita dei Big 5, con il Marsiglia come squadra più rappresentata tra quelle europee (7). Piuttosto lontane Premier League (30), Liga (20), Bundesliga (17) e Serie A (16).

Due – Le edizioni organizzate dalle Costa d’Avorio. Oltre a quella attuale, infatti, il paese degli Elefanti aveva già ospitato il torneo nel 1984, subentrando in extremis alla Tanzania.

El-Hadary – Il leggendario portiere egiziano Essam El Hadary, che ha vinto quattro Coppe d’Africa con i Faraoni, vanta il record di giocatore più anziano del torneo: 44 anni e 21 giorni, l’età che aveva quando è sceso in campo nella finalissima del 2017 contro il Camerun.

Finaliste – Tutte le finaliste storiche della Coppa d’Africa, dal 1984 in poi, hanno staccato il pass per la trentaquattresima edizione del torneo. L’ultima a non qualificarsi è stata la Libia, capace di raggiungere l’ultimo atto nella Coppa d’Africa domestica del 1982.

Gyamfi – Il ghanese Charles Gyamfi, insieme all’egiziano Hassan Shehata, è l’unico a poter vantare tre trionfi continentali.

Hassan – Hossam Hassan, leggenda vivente del calcio egiziano, è ancora oggi il più anziano marcatore della storia della Coppa d’Africa. Il 3 febbraio 2006, quando realizzò alla Repubblica Democratica del Congo la sua ultima rete nel torneo, aveva quasi 40 anni.

Infortuni – Sono tante le defezioni per infortunio. L’assenza più importante è senza dubbio quella di Victor Boniface (Nigeria). Ma è in buona compagnia: tra i giocatori più celebri che salteranno la competizione perché costretti ai box da problemi fisici ci sono Amine Gouiri (Algeria), Wilfred Ndidi (Nigeria), Zakaria Aboukhlal (Marocco), Thomas Partey (Ghana), Ibrahima Koné (Mali) e Hamed Traorè, depennato dalla Costa d’Avorio dopo aver contratto la malaria.

Jackson – Nicolas Jackson è il nove che il Senegal campione in carica aspettava dai tempi di Henri Camara. Approdato in Premier League dopo essere esploso con la maglia del Villareal, è uno dei pochi a salvarsi nella disastrosa prima parte di stagione del Chelsea. Insieme a Sadio Mané e Ismaila Sarr, da vertice di un tridente offensivo atomico, è pronto a prendersi anche la Coppa d’Africa.

Kennedy Mweene – Lo zambiano Kennedy Mweene è stato il primo, e finora unico, portiere ad andare a segno in Coppa d’Africa. È successo nell’edizione del 2013, dagli undici metri, in una gara della fase a gruppi con la Nigeria futura campionessa.

Lemerre – Nel 2004, guidando la Tunisia al trionfo continentale, Roger Lemerre è diventato il primo allenatore a mettere in bacheca sia la Coppa d’Africa che l’Europeo, conquistato quattro anni prima al timone della Francia.

Mulamba – Il congolese democratico (all’epoca Zaire) Ndaye Mulamba, soprannominato Mutumbula, detiene ancora oggi il record di segnature nell’arco di una edizione: furono ben 9, in quella del 1974.

N‘Zigou – Il gabonese Shiva N’Zigou è il giocatore più giovane ad aver segnato in Coppa d’Africa. In Gabon-Sudafrica del 23 gennaio 2000, infatti, la carta d’identità recitava: 16 anni e 93 giorni.

Otto – Sono otto le nazionali ad aver trionfato da ospitanti: Egitto (1959, 1986, 2006), Ghana (1963, 1978), Etiopia (1962), Sudan (1970), Nigeria (1980), Algeria (1990), Sudafrica (1996), Tunisia (2004).

Pokou – Il pallone ufficiale della competizione, prodotto dalla Puma, è un chiaro tributo a Laurent Pokou, mito del calcio ivoriano. Al leggendario attaccante anni ’70 degli Elefanti, peraltro, appartiene ancora il record di marcature in una singola gara di Coppa d’Africa: l’attaccante ricordato con nostalgia anche a Rennes, nel 1970, fece cinque gol all’Etiopia.

Quarantaquattro – Sono 44 le nazionali ad aver preso parte alle trentaquattro edizioni (2023 inclusa) della Coppa d’Africa, anche se in quest’ultima non ci saranno matricole. Solamente 10 dei 54 Paesi africani non sono mai stati rappresentati in una fase finale del più prestigioso torneo continentale: Repubblica Centrafricana, Ciad, Gibuti, Eritrea, Eswatini, Lesotho, São Tomé and Principe, Seychelles, Somalia e Sud Sudan. Arriverà anche il loro momento perché, come dice un proverbio africano, “il sole magari fa tardi, ma non dimentica nessun villaggio”.

Renard – Il francese Hervé Renard, allievo di Claude Le Roy, il decano francese dei cosiddetti “stregoni bianchi”, è l’unico allenatore ad aver sollevato il trofeo alla guida di due differenti nazionali (Zambia 2012 e Costa d’Avorio 2015).

Sedici – Come le qualificazioni consecutive della Tunisia. Dall’edizione del 1994, in Nigeria, a quella del 2023 (anche se si gioca nel 2024) in Costa d’Avorio, le Aquile di Cartagine sono l’unica presenza fissa. Nessuno ha fatto meglio nella storia della competizione.

Titkos – L’ungherese Pal Titkos è stato il primo allenatore europeo a conquistare la Coppa d’Africa. Lo ha fatto al timone dell’Egitto, nel 1959, agli albori della competizione.

Undici – Saranno ben 11 (un’intera squadra) i giocatori dei Mamelodi Sundowns in Coppa d’Africa: 10 sudafricani più l’attaccante namibiano Peter Shalulile.

Ventiquattro – I rigori calciati, nel quarto di finale del 2006 tra Camerun e Costa d’Avorio, vinto dagli Elefanti di Drogba con l’eccezionale punteggio di 12-11. Una serie record, interrotta dal decisivo errore di Samuel Eto’o, ancora oggi il massimo cannoniere di tutti i tempi della Coppa d’Africa con 18 reti realizzate.

Wilfried Douala – È uno dei due soli convocati del Camerun a militare nel torneo locale. Il diciassettenne trequartista del Victoria United, però, ha fatto discutere per altri motivi. In molti sui social network, basandosi esclusivamente sull’aspetto fisico, hanno sollevato dubbi sulla reale età del giocatore, adombrando lo spettro dell’age-cheating, un fenomeno tristemente noto in Africa, da cui nascono spesso stucchevoli pregiudizi.

XII Gainde – La 12ème Gaindé, la tifoseria più calda a seguito della nazionale senegalese, è una delle meglio organizzate del panorama africano. A renderla celebre, tra le altre cose, sono i sette tifosi con il petto decorato in maniera pittoresca per comporre la parola “Senegal”. Una lettera per ognuno: “La gente crede che siamo dei comici”, hanno raccontato una volta.

Yemi Alade – La cantante nigeriana Yemi Alade è tra le autrici di “Akwaba”, “Benvenuto” in lingua baoulé, la canzone ufficiale del torneo. Con lei hanno collaborato anche il rapper egiziano Mohamed Ramadan e la band ivoriana Magic System .

Zero – Come i gol, le vittorie e i punti racimolati dal Sudafrica nell’edizione del 2006, il peggior bottino di sempre per una nazionale in Coppa d’Africa.

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