La senatrice del Pd, Anna Rossomando, ha illustrato in aula un’interrogazione sul caso Pozzolo rivolgendosi al ministro della Giustizia, Carlo Nordio, durante il question time. “Si chiede di sapere se il ministro non ritenga opportuno chiarire la natura dei rapporti intercorrenti tra il sottosegretario Delmastro e alcuni settori della polizia penitenziaria vicini al suo partito, e se non ritenga che tali rapporti abbiano creato una sovrapposizione tra il ruolo istituzionale che la delega assegna al sottosegretario Delmastro e attività di propaganda di partito, e se infine, per questo e altri fatti ricordati, ritenga ancora compatibile l’esercizio di una delega così delicata in capo all’onorevole Delmastro”.
Tra le premesse citate nella sua interrogazione, la senatrice ha ricordato che “lo scorso 3 dicembre a Biella è stata organizzata la cena per gli auguri di Natale di Fratelli d’Italia dove erano presenti, tra gli altri, il sottosegretario Delmastro e l’onorevole Pozzolo e dove, sempre secondo quanto riportato da organi di stampa, uno dei tavoli del ristorante che ha ospitato l’evento sarebbe stato riservato alla polizia penitenziaria. Secondo quanto si legge sul quotidiano online il Post: “La cena è stata anche l’occasione per una grande dimostrazione di solidarietà verso Delmastro, che quattro giorni prima era stato rinviato a giudizio per avere rivelato documenti riservati legati al caso Cospito. Nella sala principale c’era un grande striscione con su scritto: ‘Siamo tutti Delmastro’. Alcuni agenti della polizia penitenziaria locale, iscritti al sindacato Sinappe, hanno sfilato tra i tavoli indossando una maglietta con scritto ‘Anche io sono Delmastro’, tenendo in mano un cartoncino con la faccia del sottosegretario”.
“Quando si è oggetto di tutela bisogna rispettare le regole della tutela: chi comanda la vita del tutelato è il responsabile della scorta. Fa una vita monacale come la faccio io, ma deve farla perché questo è il suo impegno. Però vorrei che molti anche rappresentanti di governi precedenti mi affermassero sul loro onore, mi basterebbe questo, anche ex ministri della Giustizia, che non hanno mai, mai contravvenuto alle regole della tutela, che non sono mai scappati, come si dice, dalla scorta seminandola. Io temo che questo sia accaduto nel passato, con me non avviene, però se sul proprio onore tutti i precedenti sono disposti ad affermarlo allora sarò ben lieto di prenderne atto”. È una parte della risposta del ministro Nordio all’interrogazione del Pd sul caso Pozzolo-Delmastro. Il Guardasigilli ha specificato anche che l’assegnazione della scorta non compete al suo ministero.