Un libro per girare l’Italia e fare campagna elettorale per le elezioni europee. Da candidato, probabilmente della Lega di Matteo Salvini che lo sta corteggiando da settimane. Dopo il successo editoriale del controverso testo Il mondo al contrario, il generale Roberto Vannacci è pronto a uscire con una nuova impresa letteraria: il libro, che uscirà a marzo per l’editore Piemme, si chiamerà La Forza e il Coraggio. Duecento pagine che saranno vendute a 18,50 euro che sarà una sorta di autobiografia per raccontare la sua vita privata e la sua opera da incursore dell’esercito. Facendo discutere di sé. Un vero manifesto elettorale in vista delle elezioni europee.
L’annuncio della nuova uscita sta arrivando in queste ore nelle case editrici e librerie di tutta Italia. Manca solo la copertina ma è tutto pronto: titolo e sintesi del testo (il cosiddetto “abstract” di presentazione). Si chiamerà La Forza e il Coraggio me viene presentato così dalla casa editrice Piemme, che tra l’altro a febbraio pubblicherà anche il prossimo libro di Matteo Renzi: “Il generale più famoso d’Italia, autore del libro più venduto e discusso del momento, torna in libreria con la sua autobiografia”. Il significato del libro è rappresentato da una frase presente nel testo: “Fin da piccolo ho scelto di vivere una vita unica diversa dalle altre”, scrive Vannacci.
Oltre alla biografia, è già pronta anche la presentazione del libro che Il Fatto ha letto e pubblica in anteprima. “Roberto Vannacci ha diviso l’Italia come nessuno negli ultimi anni. Il suo libro auto pubblicato ha venduto oltre 200mila copie. Un successo su cui nessuno aveva scommesso – si legge nell’abstract della casa editrice Piemme – Questa volta torna in libreria con un saggio diverso, più personale perché racconta la sua storia di fedele servitore dello Stato come generale incursore”. Poi la descrizione del suo ruolo anche come metafora della sua vita: “Un incursore è sempre unico. Si nutre della soddisfazione di appartenere a una ristrettissima cerchia. Non si arrende mai e non abbandona mai la sfida; cade e si rialza, finché non raggiunge l’obiettivo. Un incursore esce dai ranghi della truppa”. L’annuncio di nuovi brani che faranno molto discutere.
Il libro conclude la casa editrice, “segue il filo dei ricordi intrecciando il passato al presente, con un occhio sempre rivolto al futuro. L’infanzia a Parigi, gli anni della formazione, il comando di uomini straordinari nei teatri operativi di tutto il mondo”. Infine il manifesto politico in puro stile leghista: “La sua storia è la storia di un amore incondizionato verso il suo Paese: l’Italia”. Ma Piemme non si ferma qui. Negli avvisi inviati alle librerie specifica che l’uscita del nuovo testo sarà “un evento editoriale, tra nuove polemiche e curiosità”. Poi l’annuncio della campagna elettorale: “Il generale si impegna nella promozione e sarà disponibile a interviste e a partecipare a talk televisivi”.
Il libro sarà l’occasione per Vannacci per presentarsi ancora di più al grande pubblico in vista delle elezioni europee: dopo mesi di corteggiamento, lunedì sera Matteo Salvini a Quarta Repubblica ha annunciato la volontà di candidare il generale dell’esercito nelle liste della Lega alle elezioni europee. Vannacci dovrebbe correre come capolista nella circoscrizione del centro Italia, quella della sua terra d’origine, cioè la Toscana.
Vannacci è diventato celebre per il suo primo libro Il mondo al contrario che ha fatto molto discutere per alcune tesi giudicate omofobe (“i gay non sono normali”) e razziste (“i tratti somatici di Paola Egonu non rappresentano l’italianità”). Il libro era stato auto pubblicato e ha venduto oltre 200mila copie, promosso dall’autore in giro per l’Italia. Dopo l’uscita, però, in tre giorni Vannacci era stato avvicendato all’Istituto geografico militare ma a dicembre è stato nominato dal ministro della Difesa Guido Crosetto capo di Stato maggiore del comando delle forze terrestri dell’esercito. Nessuna sanzione disciplinare, al momento.
Il libro di Vannacci però aveva diviso il governo e i partiti di maggioranza. Se il generale si era avvicinato a Fratelli d’Italia puntando a una candidatura, dopo l’uscita de Il mondo al contrario il ministro della Difesa Crosetto aveva parlato di “farneticazioni personali di un generale” mentre Vannacci era stato difeso dal responsabile organizzazione di FdI Giovanni Donzelli. Anche la Lega lo ha corteggiato per mesi: Salvini aveva comprato il libro e lo ha incontrato diverse volte fino a offrirgli una candidatura al Parlamento Europeo nonostante la contrarietà di figure importanti del partito come i Presidenti di Regione e lo stesso presidente della Camera Lorenzo Fontana. Vannacci, che ha detto di volerci pensare, è pronto a correre: il libro sarà il suo biglietto da visita.