“Se i sindaci non vogliono essere denunciati per abuso d’ufficio, la smettano di firmare atti abusivi o cambino mestiere: facciano i salumieri, gli spazzacamini o i trapezisti“. Così, a Otto e mezzo (La7), il direttore de Il Fatto Quotidiano, Marco Travaglio, commenta le richieste di molti sindaci di abolire il reato di abuso d’ufficio, aggiungendo: “Noi giornalisti e abbiamo centinaia di denunce per diffamazione, dalle quali 99 volte su 100 veniamo assolti. Abbiamo mai chiesto di abolire la diffamazione? No, perché è giusto che i cittadini diffamati – continua – se sono diffamati, ottengano giustizia. Perché uno non deve essere nemmeno denunciato? Ma stiamo scherzando? È così che si fanno i controlli e in tutto il mondo i processi servono per vedere se uno ha commesso un reato o meno”.
Travaglio osserva: “Solo in Italia c’è un dibattito su questo reato“. E menziona il caso di Netanyahu, sotto processo per abuso d’ufficio, e quello della Polonia, dove sono stati arrestati l’ex ministro degli Interni Kamiński e il suo vice Wasik condannati per abuso d’ufficio. Nelle ultime ore, il presidente della Repubblica polacco, Andrzej Duda, che ha nascosto i due nel palazzo presidenziale, ha concesso loro la grazia.
Il direttore del Fatto spiega: “La formulazione attuale del reato di abuso d’ufficio non è affatto vaga e fumosa, ma, come ha dimostrato Davigo sul Fatto Quotidiano, è esattamente la fotocopia della Convenzione Onu di Merida contro la corruzione – aggiunge – L’abuso d’ufficio è previsto come reato nell’ordinamento di 25 Paesi membri dell’Ue su 27, noi invece stiamo uscendo dalla convenzione che il Parlamento italiano aveva firmato e ratificato. Siamo anche uno dei paesi più corrotti in Europa e il paese che riceve più soldi del Pnrr“.