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Chiara Ferragni, ecco qual è la società esperta in crisi d’immagine che si occuperà di gestire la crisi del “pandoro-gate”: si è già occupata di Calciopoli e Ponte Morandi

L'influencer e imprenditrice digitale ha deciso che la propria immagine sarà gestita da "Community", società di comunicazione che si era occupata anche delle crisi di Parmalat, Ilva, Standard & Poor's, il crollo del Ponte Morandi, la Juventus e il caso Calciopoli: i dettagli riportati dal Messaggero

di Paolo Aruffo

Un’agenzia di comunicazione per ricostruire l’immagine dopo la bufera – ancora in corso – che la vede coinvolta nel cosiddetto “Pandoro-Gate”. Chiara Ferragni, 36 anni, ha deciso di affidarsi a “Community”, società di comunicazione con sede a Milano, Treviso e Roma e specializzata in gestione delle crisi d’immagine. Si tratta, insomma, di una potente azione per ridare lustro alla reputazione dell’imprenditrice digitale, calata (anche se poco) anche sui social. Lì dove era fortissima. Prima di lei, la società si era già occupata delle crisi di Parmalat, Ilva, Standard & Poor’s, il crollo del Ponte Morandi, la Juventus e il caso Calciopoli. Lentamente, infatti, Ferragni sta tornando sui social. Immagini familiari, quotidiane: con i bimbi, a casa, con la mamma e ancora interpellando i follower (ben 29.4 milioni). Il tutto dopo un lungo e inedito silenzio. Questa, evidentemente, la linea tracciata dalla società a cui Ferragni si è dovuta rivolgere.

Da chi è gestita la società

Il CEO e fondatore è Auro Palomba, di cui sullo stesso sito si legge: “Inizia come giornalista economico al Giornale di Indro Montanelli, dopo 15 anni cambia mestiere e diventa direttore della comunicazione in istituzioni finanziarie. Nel ‘99 crea con Maurizio Costanzo e Alessandro Benetton la Maurizio Costanzo Comunicazione. Nel 2001 si separa e fonda Community, da più di 20 anni azienda leader nel mondo del reputation management. Impegnato in prima linea nelle più complesse operazioni straordinarie del nostro Paese, ha contribuito a costruire, gestire e difendere la reputazione di importanti famiglie imprenditoriali italiane e di grandi gruppi internazionali, finanziari e industriali. Oggi è CEO di Community Società Benefit, membro dell’Advisory board di Save The Children Italia, docente di comunicazione e fa parte della Consulta degli Esperti della Presidenza della Commissione Finanze della Camera. [..]”. “Per costruire una buona reputazione è necessario condurre innanzitutto una buona comunicazione. Le parole chiave? Ordine, regole e coerenza“, la citazione di Palomba riportata sul sito, a caratteri cubitali.

La task force cui si è affidata l’imprenditrice digitale, dunque, non è certo una qualsiasi. E c’era da aspettarselo: il lavoro da portare avanti è tanto e Ferragni, con alle spalle un impero economico, sa che è il momento di investire. Su se stessa, sulla propria immagine da sempre volontariamente esposta e sovraesposta: tra social, documentari e tv. Un passaggio obbligatorio, per salvare il salvabile, mentre la Giustizia farà il proprio corso e chiarirà tutti i dettagli di una vicenda di cui si parla anche oltre i confini nazionali.

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