“Abbiamo coperto il tuo post perché potrebbe contenere immagini forti“. Nudo, violenza, atti sessuali? No, post divulgativi sulle regole e i funzionamenti della lingua italiana. Con queste motivazioni il profilo Facebook dell’Accademia della Crusca è stato oscurato dal 21 dicembre al pomeriggio del 12 gennaio. Gli amministratori non conoscevano i motivi del provvedimento. Meta ha risolto il problema e si è scusata con la secolare istituzione fiorentina, incaricata di custodire il ‘tesoro’ della lingua di Dante Alighieri, Francesco Petrarca e Giovanni Boccaccio, solo dopo che le agenzie di stampa avevano interpellato Marco Biffi, accademico e responsabile web dell’Accademia, che aveva parlato di “non poca preoccupazione e molto dispiacere per non poter raggiungere, come di consueto, i nostri lettori su quel canale”. Biffi è stato chiamato da un referente del gruppo di Mark Zuckerberg che “ha ammesso che la pagina è stata chiusa per errore e che l’Accademia della Crusca non ha alcuna responsabilità nella vicenda”.
L’ultimo post pubblicato il 21 dicembre annunciava che in vista del Natale sarebbe ripresa la rubrica dedicata alle voci dialettali legate al mese di dicembre. Allegata al post c’era una ‘carta dialettale’, una sorta di carta geografica dell’Italia che riporta al posto delle città le parole dialettali specifiche di ciascuna località. “Non abbiamo capito la ragione per bloccare questo contenuto”, aveva detto Biffi, spiegando che “nella nostra pagina di gestione abbiamo trovato indicazioni sul fatto che i nostri post potrebbero essere stati coperti perché contengono ‘immagini forti'”. Ma forse l’errore è stato di qualche algoritmo di Facebook.
Un episodio simile era già successo il 23 giugno 2023, ma in quell’occasione la pagina Facebook era stata ripristinata in 48 ore. Ad oggi invece sono passate tre settimane prima che i consigli dell’Accademia – che è solita rispondere pubblicamente a dubbi e quesiti di curiosi e appassionati – tornassero disponibili sul social. “Dopo 21 giorni di attesa la nostra pagina è stata finalmente riattivata. Ringraziamo tutti i giornalisti e in generale tutti coloro che si sono interessati al nostro problema”, si legge ora sulla pagina ufficiale Fb della Crusca.