La ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock (Verdi) dopo colloqui con il presidente israeliano Izchak Herzog ed il ministro degli Esteri Israel Katz ha reso noto domenica che la Germania non intende più opporsi al desiderio britannico di consegnare dei nuovi Eurofighter all’Arabia Saudita. Riad è impegnata a intercettare i razzi dei ribelli Huthi contribuendo alla sicurezza di Israele e argina così i rischi di un allargamento del conflitto in corso contro Hamas. Il cancelliere Olaf Scholz (SPD) ha appoggiato apertamente il piano, ribadendo che l’Arabia Saudita “ha un atteggiamento molto costruttivo” verso Israele, ha citato il suo portavoce Steffen Hebestreit. Anche il ministro dell’Economia Robert Habeck (sempre dei Verdi), pur ammettendo che la situazione dei diritti umani in Arabia Saudita “non corrisponde affatto ai nostri standard”, ha ribadito che la situazione è diversa rispetto a cinque o sei anni fa e adesso la pace nella regione dipende anche dal ruolo di Riad.
Critiche sono invece arrivate dalla presidente dei Verdi, Ricarda Lang, che lunedì parlando alla RBB-Inforadio ha affermato: “Troverei giusto rimanere alla posizione che nessun Eurofighter sia consegnato all’Arabia Saudita”. E la portavoce per le questioni della difesa del suo gruppo parlamentare, Sara Nanni, ha ricordato in un’intervista allo Spiegel che ancora a luglio il governo aveva ribadito di non voler inviare i jet, a suo avviso per buoni motivi, per tutta la legislatura.
In effetti nel contratto di governo tra SPD, FDP e Verdi figura il vincolo di non autorizzare l’invio di armamenti verso Stati impegnati nel conflitto in Yemen. L’Arabia Saudita appoggia il governo contro i ribelli Huthi, una guerra che è stata condotta anche con bombardamenti a largo raggio. I Verdi devono affrontare un dilemma: mentre per i loro ministri al governo è essenziale l’aiuto di Riad verso Israele, per la base del partito è fondamentale rafforzare per le elezioni europee il ruolo di partito pacifista. Un’ambivalenza criticata aspramente da CDU/CSU: il vicecapogruppo parlamentare Johann David Wadephul ha dichiarato all’agenzia dpa che “l’Arabia Saudita è un partner importante per la sicurezza nella regione. È importante che i Verdi si scuotano e rimuovano ogni dubbio residuo sulla loro affidabilità”. Per contro la deputata Sevim Dagdelen, che fa parte della nuova Alleanza Sahra Wagenecht, attacca: “La consegna degli Eurofighter all’Arabia Saudita smaschera il giuramento politico-morale del Governo” e afferma, in riferimento al contratto di coalizione, che si tratta di una “pesante frode elettorale”.
L’Eurofighter Typhoon è un progetto comune europeo a cui la Germania prende parte (anche l’Italia partecipa con Leonardo): per questo quindi i tedeschi hanno un diritto di veto alle esportazioni. Assemblato nel Regno Unito, costituisce uno dei più versatili velivoli di pronto intervento al mondo. Il protocollo firmato nel 2018 tra Arabia Saudita e Gran Bretagna vale 11 miliardi ma finora era stato bloccato per il veto tedesco. Il portavoce del premier Rishi Sunak ha dichiarato: “Accogliamo positivamente la revisione della posizione della Germania di consentire le esportazioni di jet da guerra all’Arabia Saudita se ci saranno nuovi ordinativi”.
Lo Spiegel rivela che il Consiglio di sicurezza federale tedesco nella sua riunione di fine anno ha autorizzato la consegna ai Sauditi anche di 150 missili aria-aria Iris T idonei ad equipaggiare i 72 Eurofighter che Riad già possiede. È la prima esportazione tedesca di armi all’Arabia Saudita dal 2018, quando la Grosse Koalition tra CDU e SPD bloccò tutte le esportazioni belliche a Riad in esito all’omicidio del giornalista Jamal Khashoggi. Nella stessa riunione il Consiglio di sicurezza ha anche dato il via libera alla cessione di un U-Boot ad Israele, 3 sottomarini cacciamine dal magazzino delle proprie forze armate al Pakistan, e di 300 armi anticarro lanciate a spalla alla Georgia.