Cronaca

Funerali Laffi, Bonaccini: “Ci lascia il dovere di fare memoria”. La sindaca di Marzabotto: “Difendere la libertà per lui era un impegno”

“Ferruccio era una persona alla quale non potevi non volere bene. Parlava più con gli occhi che con le parole, perché quegli occhi hanno visto un orrore che definire indicibile è poco. Ci lascia il dovere di fare memoria e incarnare quegli ideali che incarnò la lotta di liberazione al nazifascismo: di libertà, di pace e di democrazia”. A margine del suo funerale, il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, ricorda così Ferruccio Laffi, morto a 95 anni e uno dei superstiti, l’ultimo testimone, dell’eccidio di Marzabotto del 1944. “Ha continuato a incontrare le scolaresche anche negli ultimi anni. Non ha mai voluto desistere perché sapeva quanto fosse importante raccontare e far conoscere. Difendere la libertà era diventato un impegno al quale non si poteva sottrarre”, ricorda la sindaca di Marzabotto, Valentina Cuppi.