Da Villa San Giovanni, dove c’è stato sabato un dibattito contro “l’illusione del ponte sullo Stretto”, Sandro Ruotolo (Pd) risponde al sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà che nei giorni si era detto favorevole al ponte sullo Stretto riesumato dal ministro Salvini.
Accogliendo l’invito dell’ex sindaco di Messina ed esponente del movimento No-Ponte Renato Accorinti a unire tutti in questa battaglia, Ruotolo ha annunciato l’apertura di un tavolo: “Lavoriamo insieme ai Verdi, a Sinistra italiana, ai Cinque Stelle, a tutti, perché è una battaglia di tutti. Io sto con Luigi Ciotti e quindi attenzione perché il rischio è che si uniscano non due coste ma due cosche perché conosciamo la storia dell’autostrada e dei lotti presi dalla ‘ndrangheta per la costruzione della Salerno-Reggio Calabria, sappiamo che nel movimento terra c’è la ‘ndrangheta e sappiamo soprattutto che un governo che sta togliendo i principi di legalità, tutti i criteri di legalità: il codice degli appalti, quindi corruzione e mafia”.
“É un progetto irrealizzabile perché non ci sono le risorse – ha spiegato il senatore Irto -. Il decreto che è stato approvato parla di 9 milioni circa che verranno dati per per pagare gli stipendi dei nominati, i consiglieri di amministrazione della società Ponte sullo Stretto. Uno dei componenti del CdA del ponte sullo Stretto è il commissario della Lega calabrese. Io reputo tutto questo inaccettabile”.
Un altro tema affrontato durante la serata è il dirottamento verso il progetto del ponte delle risorse del fondo di coesione destinate alla Calabria e alla Sicilia: “Sono fondi che servono per tutto e quindi calabresi e siciliani sono fottuti due volte – aggiunge Irto -, una volta perché il ponte non lo fai e l’altra perché le risorse che servono le blocchi e non le usi”. A proposito il senatore e segretario regionale del Pd lancia l’allarme: “Hanno creato un’illusione politica, quella del ponte, che si scontra con un’altra realtà: tra meno di una settimana avremo approvato lo spacca Italia che è quello che vuole la Lega”.