Televisione

“Io sono libera perché antifascista”: il botta e risposta tra Serena Bortone e la sua ospite su Rai3 fa il giro del web

Su Che Sarà...è andato in onda un duro scontro tra la conduttrice l'avvocata Annamaria Bernardini de Pace mentre in studio si parlava di quanto accaduto durante la commemorazione per Acca Larentia

Sta facendo il giro del web (e diremo noi per fortuna) il botta e risposta tra Serena Bortone e l’avvocata Annamaria Bernardini de Pace andato in onda durante la puntata di sabato 13 gennaio di “Che sarà…“la trasmissione condotta dalla stessa Bortone su Rai3.

In studio si sta parlando dei saluti romani al grido di “Presente” che alcuni nostalgici hanno fatto durante la commemorazione per la strage di Acca Larentia a Roma. Bortone prova a sottolineare l’importanza della parola “antifascista” che dovrebbe essere una parola unificante, ma l’avvocata Bernardini de Pace non sembra essere d’accordo.

“Basta fascisti, antifascisti…”, dice in collegamento Bernardini de Pace. “No antifascisti perché no, basta fascismo”, la interrompe Bortone. “C’è la democrazia, siamo democratici…”, prova a ribattere l’ospite. Subito interrotta: “Eh vabbè c’è la democrazia perché è stato sconfitto il fascismo, no?”. “Si ma ho capito, basta è stato sconfitto, perché si deve continuare a tirare fuori quest’argomento?”, si chiede ancora l’avvocata.

Immediata, ancora, la risposta della padrona di casa: “Eh ma non lo tiro fuori io, lo tirano fuori loro e tutti i giornali. Io di mio non ne parlerei poi se ci sono 1000 persone che alzano il braccio teso funziona così”. “Sì ma 1000 persone su 60milioni cosa sono?”, insiste l’ospite, alla quale Bortone subito ribatte sottolineando che, invece, lei “ancora mi ci indigno”.

A quel punto Bernardini de Pace fa un paragone azzardato. “Ci sono anche gli assassini…”, prova a dire l’avvocata. “Noi infatti li condanniamo gli assassini, cioè è unanime”, replica pronta la conduttrice. “Se loro fanno delle cose, se esaltano il fascismo o esaltano l’apologia del fascismo sono condannati anche loro, se uno fa finta di essere assassino non è condannato se uno fa finta di essere fascista quando il fascismo non c’è non può essere condannato”, risponde allora l’avvocata, portando tutto sul piano strettamente giudiziario. Bortone, a quel punto, è netta e sottolinea: “Io parlavo di una condanna non penale, ma etica”. Quella condanna che, invece, è mancata in questi giorni soprattutto da parte della premier Giorgia Meloni che è stata ampiamente criticata per questo. “Ognuno è libero di condannare o meno…mi meraviglio di te che sei così libera”, insiste ancora Bernardini de Pace, definendosi una “anti-niente”. “No io sono antifascista, e sono fiera”, conclude infine Bortone dicendosi “libera” proprio perché “antifascista”.