“Sto crescendo mia figlia da sola”. Silvia Provvedi ospite con la gemella Giulia a Verissimo parla del legame con la piccola Nicole, 3 anni, nata dalla relazione con Giorgio De Stefano, che nel 2022 è stato arrestato nell’ambito di una operazione contro la ‘Ndrangheta e condannato a 12 anni e 8 mesi di prigione. Malgrado la situazione delicata, Silvia cerca di vedere il lato positivo degli eventi e di non farsi scoraggiare: “Ho la fortuna che in questi tre anni lei con Giorgio, il papà, ha legato tantissimo. Tutti i mesi chiaramente siamo da lui. Lui è molto empatico, lei anche. E in più si assomigliano molto. Sono sollevata dal fatto che il rapporto si sia consolidato paradossalmente malgrado le poche visite, e in più anche il nostro rapporto malgrado la lontananza si è fortificato. Quindi sì, la lontananza c’è, però bastano videochiamate, basta una semplice telefonata per sentire tutto il suo affetto. Questo penso sia una forma d’amore che vada veramente oltre tutto”.
Le difficoltà chiaramente ci sono, ma la vicinanza dell’intera famiglia fa sì che Silvia Provvedi trovi sempre la forza di tenere duro soprattutto per sua figlia: “Penso di aver passato forse gli anni in cui ho pianto di più. Però non amo mostrarmi debole, soprattutto non davanti a Nicole. Quindi magari di notte, da sola, cercavo di metabolizzare il tutto mettendo insieme i pezzi per cercare di essere forte io e comprendere il mio stato d’animo. Devo ammettere che a oggi sono in primis sollevata perché Nicole è una bambina serena e felice. Il nucleo familiare è sereno”.
Per le gemelle, però, non è un periodo facile: nel 2022 hanno vissuto la perdita improvvisa del papà, e poco prima di Natale la mamma è stata operata d’urgenza. “Mamma parlava male e ci siamo preoccupate. Siamo volate al pronto soccorso. Pensavamo che avesse una perdita della memoria, ma l’infermiera ci ha detto che andava operata d’urgenza per un aneurisma con emorragia cerebrale. Abbiamo passato un Natale complicato al suo fianco, adesso è in riabilitazione, ci vuole un attimo di tempo, ma se l’è scampata alla grande”. E ancora: “L’hanno operata d’urgenza, l’intervento è durato 7 ore, poi il giorno dopo si è svegliata autonomamente ed è stata una settimana in rianimazione e in reparto per altre settimane. Adesso sta facendo la riabilitazione. Lei dice che l’ha salvata papà”. “Sono stati giorni complessi” è intervenuta Giulia. “Guardavamo il soffitto con la speranza che ci fossero buone notizie. Il nostro angelo custode è stato papà che crediamo fortemente abbia protetto la mamma da questo problema gravissimo”.
