Il consigliere regionale umbro del Movimento 5 Stelle Thomas De Luca sabato 13 gennaio lancia l’allarme: “Hanno riacceso il secondo inceneritore”, con tanto di video che mostra l’impianto in funzione. Un impianto che sarebbe dovuto restare spento, come spiega lo stesso De Luca: “Nel totale silenzio comune di Terni e regione Umbria stanno svolgendo tavoli per la manutenzione straordinaria propedeutica all’imminente riavvio del secondo inceneritore. Lo hanno fatto all’oscuro della città, senza averne dato alcuna pubblicità o condivisione, una gravissima mancanza di partecipazione nelle scelte con cittadini, associazioni e imprese che come esposti involontari dovranno pagarne le conseguenze”. Il consigliere pentastellato ha poi richiamato il sindaco Bandecchi e la governatrice Tesei alle loro responsabilità, puntualizzando che: “Il M5S è pronto ad una mobilitazione generale al fianco della città per dire ancora una volta no all’incenerimento dei rifiuti a Terni e in Umbria”.
Di fronte alle parole del consigliere grillino è arrivata la replica di Mascia Aniello, assessore all’Ambiente del comune di Terni che ha smentito qualsiasi accordo tra il comune e la regione Umbria. Poi è stata la volta del vicesindaco Riccardo Corridore che è passato al contrattacco: “Noi impediremo con ogni mezzo l’assoluta riapertura dell’impianto, siamo contrari” e poi replica a De Luca: “Mente sapendo di mentire, è un grandissimo bugiardo e ha provocato un allarme ingiustificato nella cittadinanza. Quindi io capisco che lei è abituato a mentire ed essere un bugiardo immatricolato, a questo punto nemmeno da un punto di vista politico ma da un punto di vista di essere umano, se tale può essere considerato. Uno che fa queste affermazioni non può avere la dignità di uomo“. Il vicesindaco continua poi con la sequela di accuse e improperi: “Si è comportato da sciacallo politico, non si permetta più di dire che il comune ha un tavolo aperto con la regione perché non è vero. Ora facciamo una procedura di sospensione. Non si permetta più di dire put***ate, quelle le dica a casa sua”.
Poi gli fa eco il sindaco Bandecchi: “I cinque stelle facessero pace con il cervello, se volgiono fare politica devono diventare adulti, sono sempre stati degli gnomi, ma sarebbe bene crescere”. Poi assicura: “Se la regione ha dato i permessi sarà guerra vera, le cose sono destinate a cambiare, quando la regione sarà in mano mia andrà tutto diversamente”.
La replica di De Luca (M5S) è arrivata nella giornata di domenica, con un lungo video in cui ripercorre l’intera vicenda, respingendo gli insulti al mittente, senza ribattere: “Provo compassione”.