Non volevo “uccidere“. Questa ha raccontato ai carabinieri e al pm di turno Alessandro Macaluso il 20enne Andrea Cangemi, fermato nella serata di domenica per omicidio preterintenzionale. Il giovane è crollato dopo un lunghissimo interrogatorio affermando di avere preso a calci e pugni Francesco Bacchi, il ragazzo anche lui 20enne morto all’alba di domenica dopo la rissa fuori dalla discoteca Medusa a Balestrate (Palermo). L’autopsia – disposta dal procuratore Maurizio de Lucia – dovrà stabilire se Bacchi è morto per avere battuto la testa a terra oppure per i calci ricevuti in testa mentre era a terra. Ci sono altri 5 ragazzi indagati che avrebbero partecipato alla rissa iniziata dentro il locale (circostanza per ora smentita dai gestori) e certamente proseguita, con calci e pugni, a poche centinaia di metri dal locale.
Dopo che la Procura ha emesso il provvedimento di fermo per Andrea Cangemi, in serata il giovane è stato trasferito al carcere Pagliarelli di Palermo. Cangemi ha confessato dopo diverse ore, dicendo però di non aver avuto intenzione di uccidere il coetaneo con cui aveva avuto una discussione. Le reali ragioni della lite non sono ancora trapelate. La rissa in strada si è consumata dopo le 3: Francesco Bacchi è stato pestato a morte, colpito a pugni e calci in testa. Trasferito all’ospedale di Partinico con un’ambulanza del 118 (la prima telefonata ai soccorritori è delle 3.10), è morto poco dopo l’arrivo al pronto soccorso. Appena un mese fa, a Palermo, il ventitreenne Rosolino Celesia, ex calciatore, era stato ucciso da un colpo di pistola, sparato da un minorenne durante una nottata in discoteca.
Il padre di Francesco Bacchi, Nini, considerato il re delle scommesse online, è recentemente finito nell’inchiesta antimafia Game Over. Ma il detitto del giovane non avrebbe nulla a che vedere con il crimine organizzato. I carabinieri di Partinico che conducono le indagini (coordinati dal procuratore di Palermo Maurizio De Lucia e dal pm Alessandro Macaluso) stanno passando al setaccio le immagini dei numerosi sistemi di videosorveglianza piazzati dal Comune nella zona, dove la discoteca ha aperto soltanto un mese fa. Quella di sabato era la quinta serata, come dicono i gestori, da quando il locale è in attività, e nulla lasciava presagire quanto sarebbe accaduto, tanto che l’ambulanza rimasta prudenzialmente in sosta davanti alla discoteca, come accade per ogni serata, era da poco andata via.