A Che tempo che fa (Nove) papa Francesco ha risposto alle domande di Fabio Fazio, tra i temi toccati, quello dei migranti: “Col problema dei migranti c’è tanta crudeltà, nel trattare questi migranti, nel momento in cui escono da casa loro fino all’arrivo in Europa. C’è un libro molto bello, piccolino, si legge in poche ore, “Fratellino” “Hermanito” in spagnolo, lo scrisse un migrante, che ha speso 3 anni per venire dalla Guinea in Spagna, ha scritto questi 3 anni di schiavitù, le sofferenze, le torture, questo fa la gente presa da questa mafia, che li sfrutta. È venuto a vedermi l’altro giorno, perché adesso lavora in Spagna, per ringraziarmi di aver parlato del suo libro. Ma tutta una vita, come quella di Pato, che ha perso la moglie, la figlia, e tanti altri… L’altro giorno c’era un altro caso di una persona torturata, i delinquenti avevano chiesto una bella somma per lasciarlo libero; così succede nelle coste libiche. Grazie a Dio abbiamo trovato il benefattore che ha pagato e lui è arrivato. I migranti sono trattati tante volte come cose, penso alla tragedia di Cruto, lì davanti, annegati. Ognuno ha il diritto di rimanere a casa o di migrare; è vero che in questo momento in Europa sono 5 i Paesi che ricevono i migranti, Cipro, Grecia, Malta, Italia, Spagna. Non chiudete le porte, per favore! Alcuni di questi Paesi non fanno figli, hanno bisogno di manodopera, in alcuni di questi Paesi ci sono villaggi vuoti. Una bella politica della migrazione aiuta anche i Paesi sviluppati, dobbiamo prendere il problema dei migranti nelle mani, togliere tutte queste mafie che sfruttano i migranti e andare avanti, risolvere il problema sia della necessità delle persone e dei Paesi e dell’immigrazione; migrare è un diritto, rimanere in patria un altro diritto. Bisogna rispettare ambedue. Una politica, a capo di un governo molto importante in Europa, una volta ha detto che il problema dell’immigrazione africana si risolve in Africa, aiutare a sviluppare l’Africa perché non abbiano la necessità di venire. Il problema dei migranti è molto importante, se voi avete un po’ di tempo leggete questo libro, ‘Fratellino’, è la storia dura dell’immigrazione”.
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