Sono le ore 13 quando Josè Mourinho lascia Trigoria per l’ultima volta. A bordo di un’auto grigia, l’ormai ex allenatore della Roma saluta il drappello di tifosi e giornalisti presenti all’esterno del centro sportivo giallorosso. Mou abbassa il finestrino per dire “grazie” e il viso tradisce l’emozione e la lacrime per l’addio. I presenti gli tributano un ultimo coro, mentre la vettura con a bordo il portoghese si allontana. Sono i fotogrammi finali della storia d’amore tra Mourinho e i romanisti, interrotta bruscamente dal comunicato con cui i Friedkin questa mattina hanno annunciato l’esonero dell’allenatore.

Trigoria è già diventata il territorio di Daniele De Rossi, che torna a casa dopo 4 anni. Il nuovo allenatore deve provare a risollevare una squadra criticata soprattutto per la mancanza di gioco. La classifica dice nono posto, ma a soli 5 punti dalla zona Champions. E poi ci sarà l’Europa League da giocare. Ma difficile il popolo romano e romanista dimenticherà l’affetto per Mourinho, il tecnico della Conference League, delle due finali europee consecutive, dell’Olimpico sempre stracolmo. Il portoghese, almeno a parole, aveva dichiarato la sua volontà di rimanere nella Capitale, proprio in nome di quel legame inspiegabile e fortissimo che si era creato con la piazza. Dopo il derby di Coppa Italia perso e il 3-1 subito a San Siro contro il Milan, però, i Friedkin hanno deciso che era arrivato il momento di una svolta. Ora però alla società toccherà spiegare questa decisione e sperare in risultati positivi. Altrimenti difficilmente verranno perdonati dai tifosi. Le lacrime di Mou stanno lì a testimoniarlo.

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Mourinho lascia Trigoria, i tifosi lo fermano: “Tirana è per sempre”. E lui li ringrazia – Video

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