La sala per il convegno sui guasti della privatizzazione delle risorse idriche svanisce in extremis, e gli organizzatori parlano di “ritorsione” per le inchieste giornalistiche sulla Concorsopoli dei politici locali. Accade a Benevento, dove l’associazione Altra Benevento ha dovuto annullare un dibattito pubblico sulle indagini giudiziarie che hanno colpito negli anni scorsi due società idriche campane, Gori e Gesesa, entrambe a trazione Acea, il colosso pubblico romano, previsto per il pomeriggio del 19 gennaio.
Motivo: la Provincia di Benevento ha negato l’uso della sala Virgineo del Museo del Sannio, a locandine ormai prodotte e diffuse, ospiti invitati e impegni presi in agenda da tempo e stanze di b&b già prenotate, dopo aver assicurato per giorni che non ci sarebbero stati problemi. Tanto meno la carenza di personale dichiarata solo nella giornata di ieri, e la conseguente impossibilità ad assicurare l’apertura e chiusura del plesso.
L’incontro era stato organizzato e promosso dall’associazione Altra Benevento e dal comitato sannita Acqua Bene Comune. Tra gli ospiti, oltre al padre comboniano Alex Zanotelli, leader storico dei movimenti per l’acqua pubblica, era prevista la partecipazione del giornalista del Fatto Quotidiano Vincenzo Iurillo, autore delle inchieste giornalistiche sui cinque concorsi banditi dalla Provincia di Napoli e vinti da un’alta percentuale di sindaci, assessori e amministratori locali.
Inchieste pubblicate in diverse puntate tra le pagine del Fatto Quotidiano e il sito ilfattoquotidiano.it e riprese da alcune trasmissioni Mediaset, fondate sulle informazioni raccolte da Altra Benevento, l’associazione presieduta da Gabriele Corona, un altro dei relatori che sarebbe dovuto intervenire al dibattito annunciato e annullato, insieme a Giannicola Seneca, del comitato sannita Acqua Bene Comune.
Corona ha diffuso un comunicato stampa dal titolo “Ritorsione per il dossier Concorsopoli”, che ricostruisce come sono andate le cose e la tempistica. La richiesta per l’auditorium del Museo è stata presentata l’8 gennaio, “il funzionario della Provincia ci ha assicurato – sostiene il presidente di Altra Benevento – che la sala per il 19 gennaio era libera ed utilizzabile e che avremmo dovuto attendere solo pochi giorni per la formale autorizzazione, la stessa assicurazione ci è stata ribadita per sette giorni e pertanto ieri l’altro abbiamo diffuso la bozza della locandina annunciando la presenza dei relatori”. Il problema quindi sarebbe sorto soltanto dopo la lettura dei nomi di Corona e Iurillo sul pdf della locandina. La richiesta, si è appreso, è stata respinta “in considerazione che non è possibile garantire la presenza di personale con il compito di curare l’apertura e la chiusura dell’Auditorium, sorvegliare e assistere l’Organizzatore”.
“Questa motivazione è ridicola ed inaccettabile – afferma Corona – perché per una intera settimana abbiamo ricevuto assicurazioni sulla disponibilità della sala e mai è stata neppure ipotizzata la carenza di personale. E’ legittimo, pertanto, ritenere che la sala sia stata negata ad Altra Benevento per le denunce sui concorsi della Provincia vinti da politici, riprese con grande risalto dalla stampa nazionale, a cominciare da alcuni articoli su Il Fatto Quotidiano di Vincenzo Iurillo, proprio il giornalista che avrebbe dovuto partecipare al dibattito”. L’appuntamento è solo rimandato: “Questo comportamento della Provincia non impedirà certamente l’incontro dibattito sulle indagini giudiziarie a carico di Gori e Gesesa che si terrà prossimamente in un’altra sala”.