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Nuova Zelanda, deputata sorpresa a rubare vestiti nei negozi si dimette: “Non sto bene. Devo affrontare la mia salute mentale”

Una deputata del Partito Verde neozelandese, Golriz Ghahraman, ha comunicato il 16 gennaio le sue dimissioni dopo esser stata scoperta a rubare in due boutique di lusso. La 42enne è stata colta in flagrante dalle telecamere di sorveglianza mentre sottraeva dei vestiti. Lo stress legato al lavoro l’avrebbe, a suo dire, portata ad agire in modi “insoliti”. “Non è un comportamento che posso spiegare, ammetto di non essere all’altezza degli standard che ci si aspetta dai politici. Credo di aver bisogno di tempo per affrontare la mia salute mentale”, ha affermato l’ormai ex parlamentare.

Per l’accusa, la donna avrebbe rubato almeno tre volte da due negozi di abbigliamento durante le festività natalizie: uno a Auckland e l’altro a Wellington. La 42enne però sarebbe poi stata scoperta immediatamente dalle telecamere di sorveglianza delle attività e denunciata. Le accuse però poi sono state ritirate e Ghahraman e la donna non è stata accusata di alcun crimine.

Secondo quanto riporta Fanpage l’ex parlamentare avrebbe ringraziato le boutique per la loro gentilezza e empatia. Ieri l’annuncio delle sue dimissioni, sostenuta dai suoi colleghi di partito che l’avrebbero appoggiata anche per un ulteriore impegno in politica. “Da una valutazione medica fatta ho capito che non sto bene. Il professionista della salute mentale che vedo dice che il mio comportamento è coerente con eventi recenti che hanno dato origine a una risposta allo stress estremo e si riferiscono a traumi precedentemente non riconosciuti” ha spiegato la donna.

I leader del partito dei Verdi hanno confermato il suo status mentale di estrema angoscia ricordando però il grande lavoro svolto in Parlamento. La 42enne, nata in Iran, si era trasferita in Nuova Zelanda da bambina con la sua famiglia dove le è stato concesso l’asilo politico come rifugiata. Dopo aver studiato legge, è diventata avvocato per i diritti umani delle Nazioni Unite, lavorando presso tribunali penali internazionali prima di entrare in Parlamento nel 2017.