“Le auto elettriche forse sono il futuro, ma è chiaro presentino problemi quando vanno ricaricate nel freddo di Chicago”. Inizia così il servizio di Fox 32 Chicago, città in cui le Tesla hanno mostrato con evidenza i propri limiti termici: a causa delle basse temperature – che nella metropoli dell’Illinois a gennaio scendono di diversi gradi sotto lo zero, con picchi nelle ultime notti di -20°c – molti veicoli sono rimasti fermi nelle stazioni di ricarica, costringendo i proprietari a spingerli nella neve senza però riuscire a riavviarli e a ricaricarli.
I toni degli automobilisti, intervistati dall’emittente americana, sono tra il basito e il frustrato, e riecheggiano atmosfere da romanzo distopico: “Abbiamo un ammasso di robot morti qui”, afferma ridendo nervosamente un giovane proprietario. “È folle, è seriamente un disastro“, esclama invece una ragazza ancora incredula per il blocco dell’auto. Tutti costretti ad andare a piedi per Chicago, quindi, a causa sì del freddo da record, ma anche dell’azienda di cui è CEO Elon Musk che, come ricordato da Il Messaggero, già in passato si è trovata a dover affrontare un problema tecnico causato dal freddo: nel 2022, infatti, erano diventati virali i video di utenti che non riuscivano ad aprire le automobili a causa del meccanismo di apertura delle portiere inceppato a causa del ghiaccio.
Intanto non sembra che siano arrivate comunicazioni ufficiali da parte dell’azienda, che per ora non ha nemmeno risposto alle richieste di assistenza degli automobilisti. Il fenomeno, tuttavia, non può stupire del tutto: le temperature invernali più rigide non sono compatibili con la resa delle batterie elettriche, che anche nel caso di dispositivi più piccoli tendono a scaricarsi più rapidamente e ad avere difficoltà nel recupero della carica.