Hanno fatto subito il giro del web le foto di Aurelio De Laurentiis in versione sceicco. Tanto che il presidente del Napoli è stato subito ribattezzato “Aurelio d’Arabia”. Il club partenopeo, insieme a Fiorentina, Inter e Lazio, è impegnato nella nuova edizione della Supercoppa italiana – da quest’anno il format è stato allargato a 4 squadre – che si disputa appunto a Riad, in Arabia Saudita. Uno dei tanti modi inventati dalla povera Serie A per raggranellare qualche milione in più, anche a costo di mettere sotto la sabbia tradizioni e questioni morali. Eppure, solo qualche mese fa, proprio Aurelio De Laurentiis aveva guidato il tentativo di una retromarcia, per far disputare la Supercoppa in Italia.

“Avete visto quello che sta succedendo in Israele? Potrebbe esserci un blocco aereo su quei territori. Come si può pensare di far viaggiare in aereo verso quelle zone 120 giocatori che valgono quello che valgono? Tutto questo per guadagnare pochi milioni in più? Facciamola all’Olimpico, allora”, diceva il presidente del Napoli il 10 ottobre scorso, partecipando ad una tavola rotonda organizzata dalla Luiss. Il giorno prima, in un Consiglio di Lega abbastanza teso, De Laurentiis aveva sollevato i suoi dubbi di fronte agli altri presidenti di Serie A, chiedendo di valutare la possibilità di disputare la competizione in Italia. Dietro la sua richiesta non c’erano solo le preoccupazione per la situazione in Medioriente, che peraltro oggi è peggiore di due mesi fa, ma anche per un calendario che mette a dura prova il suo Napoli, già privato dei suoi giocatori impegnati in Coppa d’Africa.

Ora De Laurentiis sembra aver cambiato idea e magnifica le strutture dell’Arabia Saudita. La battaglia contro la trasferta in Arabia Saudita ha già lasciato spazio al fiuto di possibili operazione di marketing: al seguito del presidente c’erano anche la figlia Valentina e il dirigente Tommaso Bianchini. De Laurentiis ha avuto un confronto con il patron dell’Al Nassr di Cristiano Ronaldo, Ahmed Al Ghamdi. E ha magnificato le strutture degli “amici” della società AlShabab, dove il Napoli si è allenato in questi giorni.

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