Sono stati condannati in abbreviato a sei mesi, dal gup del Tribunale di Bologna, Simona Siena, i tre ambientalisti di Ultima Generazione che vennero arrestati a Bologna, lo scorso 2 novembre, per aver bloccato la tangenziale per circa un’ora. La condanna è per i reati di violenza privata e interruzione di pubblico servizio (pena sospesa e non menzione). Assolti invece dalle accuse di danneggiamento, manifestazione non autorizzata e inottemperanza al foglio di via. Due si erano cosparsi le mani con del cemento a presa rapida in modo da rimanere bloccati sull’asfalto e si era reso necessario l’intervento dei vigili del fuoco e dei sanitari del 118 per liberarli. I tre – Ettore, Silvia e Mida – difesi dagli avvocati Elia De Caro e Mimma Barbarello, dopo l’arresto vennero sottoposti a misure cautelari (divieto di dimora e obbligo di firma), poi tutte revocate. La Procura questa mattina aveva chiesto un anno ciascuno, aggiungendo inoltre, ha spiegato l’avvocato De Caro, che nel chiedere le “attenuanti generiche ha sottolineato che l’azione è stata posta per un motivo nobile”. Ai tre attivisti, ha spiegato ancora De Caro, sono state concesse sia le attenuanti generiche che le attenuanti per aver agito per particolari motivi di ordine morale e sociale. Le motivazioni tra 90 giorni.