La fornitura di gas ad Acciaierie d’Italia da parte della Snam deve continuare. Il Consiglio di Stato ha infatti sospeso l’ordinanza con la quale il Tar della Lombardia ne aveva stabilito l’interruzione. Una decisione resa nota proprio dal gruppo siderurgico che stava già cercando di trovare un nuovo fornitore. L’azienda da oltre un anno ha sfruttato il fornitore di ultima istanza dopo la separazione da Eni per i debiti non pagati. E ora la situazione si è riproposta con Snam, che avanza quasi 180 milioni di euro di pagamenti.
A ottobre, il presidente di Acciaierie Franco Bernabè aveva ammesso che non c’erano neanche i soldi per pagare la caparra di un nuovo contratto. Così il fornitore aveva annunciato la “discatura” dei punti di riconsegna (cioè la chiusura dei rubinetti, che fermerebbe la produzione) e Acciaierie d’Italia si era rivolta al Tar per ritardarla. I giudici avevano sospeso lo stop alla fornitura e fissato per il 10 gennaio l’udienza de aveva però confermato l’interruzione scrivendo: “Non si può continuare a far gravare sulla fiscalità generale che sostiene la spesa per il servizio di default trasporto (come rilevato da Arera) parte dei costi indispensabili per lo svolgimento dell’attività di impresa”. Secondo loro, “la mancata individuazione del fornitore sul libero mercato del gas naturale è di fatto imputabile ad una valutazione di convenienza economica” dell’ex Ilva, “frutto quindi di libere scelte imprenditoriali”, e l’azienda, nel procrastinare l’assunzione degli impegni economici, abbia mirato solo a “salvaguardare” la “posizione imprenditoriale” nonostante l’adeguata fornitura di gas naturale sia indispensabile per lo svolgimento delle proprie attività”. Non solo: “La tutela cautelare non può essere strumentalizzata al fine di soddisfare interessi puramente economici delle parti in giudizio, pur in considerazione del ruolo assunto dalla stesse nella gestione di rilevanti interessi pubblici”, ovvero la definizione di Ilva di “stabilimenti di interesse strategico nazionale”. Fino a oggi, quando il Consiglio di Stato ha deciso di sospendere la decisione del Tar.