Villa Necchi come un teatro. Una prima per il protagonista assoluto il Pashmy bomber by Tod’s, lavorato con particolari trattamenti antigoccia e antimacchia, e non solo, da abbinare all’iconico scarponcino W.G., ispirato a Top Gun, al mondo “aviator”, con fodera in montone. Altro cult è il Bubble Gommino in prezioso coccodrillo e/o in pelle effetto cashmere. Ma Tod’s va oltre e mostra in siparietti allestiti la mano d’opera artigianale che è il punto di forza del brand: da sapienti mani è infatti realizzata l’iconica Di Bag realizzata anche in versione business, in pelle martellata e montone in tutte le sfumature del beige/nocciola/brownish.
I soprabiti di K-Way sono entrati nell’Enciclopedia Treccani, sinonimi di una filosofia del vestire casual e decontractè. Il Kway nacque 50 anni fa grazie all’intuizione di un rivenditore parigino, osservando il via vai dei passanti, nei loro cappotti intrisi di acqua, bisognava creare un impermeabile resistente e al tempo stesso, portatile.
Il brand finito in naftalina è stato rilanciato con altro colpo di genio da Marco Boglioni. Nel Basic Village, ricavato da una fabbrica dismessa e head quarter del Gruppo Kappa, Superga, Briko e Sebago sfila il total look K-Way. Non è piu’ solo la giacca impacchetabile ma, declinata in tutte le sfumature fashion/design, diventa abito, salopette, shorts, gonna lunga con cerniera, ghette da portare sul tacco a spillo, sovrapposizione di giacche annodate, plissettature all over e pellicce ecologiche. Bello, funzionale e ben fatto, tutto realizzato con processi di produzione sostenibile, ricavati dal riciclo di scarti di nylon.
Se dobbiamo vendere cara la pelle meglio ai cinesi o no? Lo chic/sartoriale di KB-Hong è un pugno in faccia al made in Italy. Nato da una costola di K-Boxing che 40 anni fa incominciò a vestire il Paese del Dragone. Dalla rivoluzione culturale di Mao alla rivoluzione di costume, dall’uniforme uguale per tutti al primo concept fashion. Di fatto inventarono il pret à porter made in China. Imperdibile, il doppio evento, prima la sfilata da effetti speciali KB-Hong, il brand di abbigliamento casual/glam, poi il lancio di Fashhhh, il canale più glamour in China, sulla Terrazza Martini, 500 metri sotto le stelle spalancati su Piazza Duomo, dove anche la Madunnin è diventata un accessorio, in mezzo alle bollicine versate a fiumi.
L’evoluzione del brand è avvenuta grazie alla scelta dello stilista e direttore creativo Massimo Foroni, l’enfant prodige, ex braccio destro e sinistro dell’ iconico Gianfranco Ferrè, che ha raccolto l’eredità del grande maestro e l’ha trasferita a KB-HONG. Massimo, con gioco di volumi e geometrie, ha ben interpretato lo spirito di fusione fra cultura orientale e occidentale. Altro incontro fondamentale con il fashion business milanese è stato quello con Sergio Salerni, inventore dei piu’ grandi eventi/show della moda. Insieme a Winnie Sun, fashion promoter, hanno fondato la FASHHH Milano, una piattaforma on line e televisiva per condividere i contenuti moda fra Cina e il resto del mondo. KB-HONG nel calendario ufficiale della Man’s Fashion Week e l’unico brand cinese a calcare la passerella solitamente presidio del made in italy.
Si finisce in bellezza made in sud con Isaia che presenta la nuova collezione tra corni e cornetti sempre benauguranti. Il loro brand ambassador, è Gianluigi Lembo, ugola d’oro e fisico da modello, che con la band Anema e’ Core in trasferta da Capri, hanno infervorato il parterre internazionale… Chi ha avuto ha avuto, chi ha dato ha dato…