Messina resterà senz’acqua per due giorni. Capita ancora una volta nella città del Ponte, dove l’erogazione idrica è già normalmente a singhiozzo. Si interromperà completamente dalle 7 di venerdì 19 e per le 48 ore successive. Tutto per consentire i lavori sulla conduttura, progettati per mitigare la vulnerabilità dell’acquedotto Fiumefreddo, cioè in provincia di Catania, ovvero a circa 60 km dalla città dello Stretto. Una lunga linea di condutture che insistono su un terreno franoso e che spesso ha costretto l’Amam, la partecipata del comune di Messina che gestisce il servizio idrico, a interrompere temporaneamente l’erogazione. Un’erogazione che a Messina non avviene mai per 24 ore consecutive ma viene razionata in orari che variano a seconda della zona della città. Una situazione già di grave disagio per la cittadinanza che non di rado vive periodo di ulteriore aggravamento, come accaduto solo pochi giorni fa, in occasione delle feste natalizie, quando l’orario del servizio di erogazione è stato ulteriormente ridotto per colpa della scarsità di piogge dei mesi precedenti. Stessa cosa era successa durante il periodo estivo con gravi disagi lamentati da abitanti di molti quartieri e in particolar modo della zona Nord, quella dove, secondo quanto stabilito dal governo Meloni, vedrà a breve l’inizio dei lavori per la costruzione del Ponte sullo Stretto.
Niente a che vedere con quanto successo nel 2015 quando una frana nel lungo percorso delle condutture aveva portato all’interruzione dell’erogazione per più di due settimane. Una crisi che portò addirittura all’intervento dell’esercito. In quell’occasione fu chiaro che la rete idrica fosse generalmente vetusta e che avesse bisogno di un totale rinnovamento, che però non è mai avvenuto. Come successe allora, anche in questa occasione sono previsti punti fissi di approvvigionamento idrico con autobotti. Sarà attivato anche il Centro operativo comunale, che gestirà le “azioni di supporto e di assistenza alla popolazione, avvalendosi della struttura di protezione civile attiva anche in casi come questo e cui Amam presenzierà con proprie unità, accanto agli altri enti che contribuiranno con proprio personale e mezzi a ridurre al massimo i disagi dei cittadini”, avverte l’azienda comunale in una nota. Per 24 ore si interverrà in 10 punti, lungo i Torrenti Fiumedinisi e Savoca e sul fiume Alcantara, compreso il nodo Montesanto e contemporaneamente, verranno fatti 7 interventi su impianti e reti.
I lavori sulle condutture dureranno 24 ore ma per il totale ripristino del servizio ce ne vorranno altre 24 ore. A restare senz’acqua sarà tutta l’area dal quartiere di Contesse fino a Mortelle, ovvero la stragrande maggioranza della città, compresa la zona dove dovrebbe sorgere il pilastro siciliano del ponte. Per 48 ore gli abitanti potranno andare nei punti fissi: 4 rubinetti negli impianti della sede dell’Amam (Viale Giostra-Ritiro), via Girolamo Savonarola, incrocio Via Onofrio Gabriele (pressi piazza Castronovo), Viale Europa (pressi ospedale Piemonte), viale Principe Umberto (pressi serbatoio Torre Vittoria). Ci saranno, inoltre, anche 3 autobotti fisse nella rotatoria Annunziata, nella rotatoria Granatari e a Pizza Fazio, nel quartiere di Camaro. Ma si parla di una erogazione che in regime di normalità non avviene mai per 24 ore consecutive, così che la stragrande maggioranza delle abitazioni – singole o nei condomini – hanno serbatoi privati a cui attingere.