di Alessio Andreoli
Gentile Presidente del Consiglio,
ho letto il Suo post di qualche ora fa sulla piattaforma LinkedIn. Il post recita: “Il 19 gennaio 1940 nasceva Paolo Borsellino. È per lui che iniziai a fare politica ed è nel suo nome, e nel nome di tutti coloro che hanno sacrificato la vita per combattere la criminalità organizzata, che prosegue il nostro impegno nella lotta alla mafia, giorno dopo giorno. Per un’Italia migliore, per noi, per i nostri figli e le nuove generazioni”.
Personalmente mi sembra meritevole che Lei dichiari di essersi ispirata a Paolo Borsellino quando decise di entrare in politica, ma mi sorge spontanea una domanda: davvero Lei è convinta che anche altri componenti del governo, a cominciare dal ministro Nordio, siano a loro volta ispirati dalle idee del noto Magistrato assassinato da Cosa Nostra in via D’Amelio?. Da cittadino e uomo comune della strada proprio non riesco, e le garantisco che ci ho provato in tutti i modi, a trovare coerenza tra quanto vogliono fare il suo governo e i suoi alleati in materia di giustizia e di equità sociale e le idee e il pensiero di Paolo Borsellino. Temo che questo post sia l’ennesima eclatante dichiarazione del suo abile spin doctor che l’aiuta indebitamente a impossessarsi (indebitamente per la mancanza di coerenza) dell’immagine di questo eroe dello Stato al solo scopo di carpire la nostra buonafede. Il tutto per farci credere che tutte le modifiche che volete apportare nell’ambito delle norme sulla Giustizia, a cominciare dalla riduzione delle intercettazioni telefoniche, dalle norme cosiddette “bavaglio alla stampa”, dalle modifiche della nostra Costituzione siano indispensabili per il popolo italiano.
Se Paolo Borsellino fosse al suo posto avrebbe già rimosso il Ministro alla Giustizia Nordio, avrebbe rimosso il Ministro del Turismo Santanchè, avrebbe rimosso il Sottosegretario alla Cultura Sgarbi e qualche altro a costo di dover rinunciare alla propria posizione. Volendo sarebbe ancora in tempo e se ne fregherebbe dell’esultanza dei suoi avversari politici, perché si sentirebbe la coscienza a posto e davvero potrebbe fieramente farsi fotografare con lo sguardo rivolto verso l’orizzonte, verso il futuro. Scrivo che sarebbe ancora in tempo perché Paolo Borsellino forse ancora non si è rivoltato nella tomba, ma attenzione perchè temo non manchi molto.
Concludo con un cordiale saluto da un suo concittadino, non devoto né fedele come molti di coloro che la circondano, ma pur sempre un cittadino che vorrebbe più equità, meno ingiustizie, meno privilegi per le classi dirigenti e una politica che non si affidi agli spin doctor che fingendosi il Presidente del Consiglio vogliono farmi credere che la luna sia una forma di formaggio!