A 61 anni è ancora lui il re del Dakar: con una prova accorta ma senza errori, Carlos Sainz ha trionfato per la quarta volta in carriera nello storico Rally nel deserto, regalando il primo successo all’Audi, dopo i trionfi del 2010 (con Volkswagen), 2018 (Peugeot) e 2020 (Mini). Per il progetto della RS Q e-tron elettrica è arrivata l’agognata vittoria all’ultima partecipazione, visto che dal prossimo anno la casa tedesca concentrerà le risorse sull’ingresso in Formula 1. Sainz invece prosegue la sua caccia ai record di Nasser Al-Attiyah (5 vittorie) e Stéphane Peterhansel (8 successi).

Il pilota spagnolo, padre del pilota della Ferrari, ha mantenuto la leadership senza vincere mai nemmeno una tappa di questa edizione della Dakar, corsa interamente in Arabia Saudita. Così anche nell’ultima tappa speciale, di 175 km, con partenza e arrivo a Yanbu, l’esperto Sainz ha mantenuto la leadership della classifica generale senza correre rischi. Ha chiuso con con un’ora e 20 minuti di vantaggio sul secondo, il belga Guillaume De Mevius su Toyota. Terzo posto per Sébastien Loeb, il grande sconfitto, penalizzato anche da una rottura del braccetto e 5 forature solo nella penultima tappa. Primo tra i piloti italiani il varesino Eugenio Amos. Tra le moto invece il vincitore è Ricky Brabec, che ha preceduto di oltre 10 minuti Ross Branch.

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