Arrestato nel maggio del 2019, condannato nell’aprile del 2020 e assolto in appello. Il secondo grado ribalta la sentenza per l’ex sindaco di Legnano Gian Battista Fratus, l’ex vicesindaco Maurizio Cozzi e l’ex assessore ai lavori pubblici Chiara Lazzarini. Il verdetto è stato emesso dai giudici del Tribunale d’Appello di Milano. Condannati rispettivamente in primo grado dal Tribunale di Busto Arsizio a 2 anni e 2 mesi, 2 anni e un anno e tre mesi oggi sono stati assolti con la formula più ampia.

I tre erano stati colpiti da un ordine di custodia cautelare nel maggio 2019. Fratus era accusato di corruzione elettorale. I tre ex amministratori erano accusati anche di aver pilotato la nomina del direttore generale del Comune e quello del direttore di Amga, società municipalizzata, oltre ad aver modificato il bando per la nomina di un commercialista in Euro.Pa., altra società partecipata dal Comune di Legnano e di aver ‘cucito’ su misura un bando.

Gli imputati hanno sempre sostenuto di aver agito per identificare, di volta in volta, i candidati migliori, senza alcun interesse economico o patrimoniale nelle nomine contestate dalla Procura. Le difese avevano peraltro sempre sostenuto durante il dibattimento in primo grado che le procedure contestate dalla pubblica accusa non fossero gare, escludendo di fatto la sussistenza del reato contestato.

“A poche ore dal fango mediatico-giudiziario che ha travolto il governatore Christian Solinas, guarda caso a poche settimane dal voto in Sardegna, a Legnano (Milano) vengono assolti in appello l’ex sindaco Gianbattista Fratus e gli assessori Cozzi e Lazzari che nel 2019 erano finiti in un’inchiesta che aveva provocato la dimissione dei consiglieri e la caduta della giunta di centrodestra. Assolti. Dopo fango e dimissioni. Un abbraccio alle persone ingiustamente accusate. È l’ennesima prova – scrive in una nota il vicepremier Matteo Salvini – che la giustizia va riformata al più presto”.

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