Secondo incidente mortale sul lavoro nelle Marche. Dopo l’operaio di una ditta esterna caduto da un tetto a Jesi, un fabbro è morto avvolto dalle fiamme nel suo laboratorio a Rapagnano, in provincia di Fermo. Paolo Mariani, 62 anni, stava lavorando nel seminterrato della sua abitazione quando è scoppiato un incendio: l’uomo è stato avvolto dalle fiamme, forse divampate a causa di qualche sostanza chimica presente sulla tuta. Secondo altre ipotesi avrebbe preso fuoco la bombola per la fiamma ossidrica. Il corpo di Mariani è stato rinvenuto in un bagnetto, adiacente il laboratorio. Sul luogo vigili del fuoco e carabinieri.
Gli incidente di venerdì 19 gennai allungano la lista delle vittime di infortunio e che spinge i sindacati a chiedere e pretendere, ancora una volta, più sicurezza nelle fabbriche, perché “è ora di dire basta”, “la sicurezza è un dovere dello Stato”. A i due incidenti nelle Marche, si aggiunge un grave incidente ai cantieri navali di Fincantieri a Monfalcone, in provincia di Gorizia. Un operaio di 23 anni, di origini bengalesi, è rimasto schiacciato a causa del crollo di un ponteggio. Fim, Fiom e Uilm hanno proclamato uno sciopero immediato di 8 ore. Il giovane è stato ricoverato all’ospedale triestino di Cattinara: ha subito un trauma cranico e toracico, la prognosi è riservata. È rimasto intrappolato tra pesanti strutture metalliche per la cui rimozione sono dovuti intervenire i vigili del fuoco. L’area, su disposizione della magistratura, è stata posta sotto sequestro.
Ma la lista non si ferma qui. Un incidente sul lavoro si è verificato anche nella zona industriale nord di Grosseto, dove un uomo di 52 anni è caduto da una scala da un’altezza di circa due metri. Le sue condizioni sono gravi. Di ieri invece il grave ferimento di un operaio di 59 anni, di origine nordafricana e residente in Valle d’Aosta, rimasto schiacciato mentre era impegnato a smontare le luminarie natalizie nel centro di Châtillon per conto di un’impresa di Verrès. Intanto la Fiom Cgil di Chieti ha indetto uno sciopero in tutte le fabbriche metalmeccaniche della provincia per il 24 gennaio per tornare a parlare dell’emergenza incidenti sul lavoro, dopo che due giorni fa Roberto Caporale, 47 anni di Lanciano (Chieti), lavoratore con contratto di somministrazione alla Proma Spa di Monte Marcone di Atessa (Chieti), è morto investito da un tubo metallico.