Il Bundestag ha approvato la riforma della legge sulla cittadinanza che consentirà di ottenere la nazionalità tedesca più rapidamente, estendendo anche il diritto ad avere il doppio passaporto (finora riservato ai soli cittadini Ue e svizzeri). Basteranno cinque anni di residenza in Germania e non più gli otto necessari finora. È l’occasione per il cancelliere Olaf Scholz per tentare un cambio di strategia comunicativa: “Se c’è una cosa che non deve mai più avere spazio in Germania, è l’ideologia razziale ed etnica dei nazionalsocialisti. I ripugnanti piani di reinsediamento perseguiti dagli estremisti di destra non esprimono altro che questo. Sono un attacco alla nostra democrazia e quindi a tutti noi”, ha detto il cancelliere nel suo #KanzlerKompact, una rubrica video in cui con cadenza regolare si rivolge direttamente ai cittadini.

Questa volta però il tono e il registro sono diversi. Scholz deve affrontare una crisi di consensi forse senza precedenti per un governo tedesco. La sua Spd, il primo partito alle ultime elezioni federali, è in picchiata nei sondaggi. La popolarità del cancelliere è ai minimi storici, non solo secondo le rivelazioni: è stato fischiato nelle sue ultime apparizioni pubbliche, tanto che fino all’ultimo è stata in forse la sua presenza ai funerali del campione Franz Beckenbauer. In più c’è un Paese imploso dal punto di vista economico, bloccato dagli scioperi e dalle proteste di diversi settori. L’unico momento di gloria per il governo e la Spd nel passato recente sono state le manifestazioni contro l’odio razziale e la propaganda dell’ultradestra di Alternative für Deutschland, che hanno riempito le strade di molte di città.

Da quelle manifestazioni riparte Scholz per provare a ridare slancia al sua cancellierato e al suo governo: “Da Colonia a Dresda, da Tubinga a Kiel, centinaia di migliaia di persone stanno scendendo in piazza in questi giorni in Germania per mostrare il loro sostegno alla nostra democrazia e contro l’estremismo di destra“, dice il cancelliere nel video-messaggio, postato anche su X. “C’ero anch’io, in una grande manifestazione vicino a casa mia, a Potsdam“, ha ricordato Scholz, aggiungendo di aver partecipato “perché quello che stiamo vivendo nel nostro Paese ci riguarda davvero tutti, ciascuno di noi. Lo dico con chiarezza e forza: gli estremisti di destra stanno attaccando la nostra democrazia, vogliono distruggere la nostra coesione“.

“In una conferenza segreta, questi estremisti hanno discusso di come poter cacciare milioni di persone dal nostro Paese”, ha aggiunto ancora Scholz riferendosi a un incontro cui hanno partecipato esponenti dell’Afd per discutere piani di “remigrazione” che ricordano le deportazioni di massa. Oggetto della conferenza, ha proseguito il cancelliere, sono state “famiglie che hanno vissuto qui per molti anni e decenni, i nostri vicini, i colleghi di lavoro e i compagni di scuola, le donne e gli uomini che lavorano nei nostri ospedali e nelle case di cura, i proprietari del ristorante o della panetteria all’angolo”, ha attaccato il capo di governo tedesco. Persone che “insegnano nelle scuole e fanno ricerca nelle nostre università. Il pensiero fa venire i brividi“.

“E provo a immaginare come si sentano gli oltre 20 milioni di cittadini che hanno una storia di migrazione”, ha aggiunto Scholz. Che poi ha proseguito: “Noi saremmo direttamente colpiti da questo piano diabolico. Alcuni di loro si chiedono se hanno ancora un futuro qui in Germania. È terribile ed è per questo che vorrei dire a tutti voi”: gli immigrati “fanno parte di noi, il nostro Paese ha bisogno di loro”. Da qui il collegamento con la riforma della legge sulla cittadinanza appena approvata dal Bundestag: con questa norma “diciamo a tutti coloro che vivono e lavorano in Germania, spesso da decenni e che rispettano le nostre leggi, che qui sono a casa. Voi appartenete alla Germania”, ha detto il cancelliere nel videomessaggio.

“Chiunque condivida i nostri valori, potrà ottenere un passaporto tedesco dopo cinque anni, invece degli attuali otto”, ha spiegato Scholz commentando la riforma valuta dalla sua maggioranza e criticata dall’opposizione cristiano-democratica (Cdu/Csu) e di destra (AfD). Nel caso di “speciali risultati di integrazione“, la durata del procedimenti si riduce anche dopo tre anni: la norma fa riferimento a prestazioni particolarmente buone a scuola o al lavoro o di impegno civico. In futuro, i figli di genitori stranieri riceveranno la cittadinanza tedesca alla nascita se padre o madre hanno risieduto legalmente in Germania per cinque anni (anche in questo caso il termine attuale è otto). Inoltre, le persone che diventano tedesche potranno mantenere la loro precedente cittadinanza: questo era già possibile, ad esempio per i cittadini di altri Paesi dell’Ue, ma l’eccezione diventerà ora la regola.

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