Cosa fare se arrivano soldi in più nella busta paga? Tenerli, silenziosamente, o confessare l’errore? E’ questo il dubbio che si è conservata fino all’ultimo Marta, una creator spagnola che, in un video andato virale su TikTok, ha raccontato di aver ricevuto uno stipendio 10 volte maggiore rispetto a quello previsto. @martaregistrada, come si fa chiamare la ragazza sulla piattaforma social, ha spiegato di essersi trasferita in Australia per lavoro e di aver trovato un impiego che la retribuisce settimanalmente. Inserite le proprie coordinate bancarie, la tiktoker era convinta di aver ricevuto la somma solitamente prevista per le ore svolte di lavoro. Vista la cifra però, gli occhi le si sono sgranati dallo stupore.
L’entrata del bonifico segnava infatti un importo di 2.200 dollari australiani (poco meno di 1.300 euro) per tre ore e mezza di lavoro. “È vero che era il primo gennaio, un giorno festivo, ma 2.200 dollari…“, ha detto, con sorpresa. La ragazza non si capacitava del perché la cifra fosse così alta, fino a quando un piccolo, ma significativo, dettaglio ha catturato la sua attenzione. Il datore, ha notato Marta, le ha erroneamente accreditato 35 ore di lavoro al posto di 3,5, arrivando quindi ad ottenere la cifra da ‘capogiro’, in proporzione alle poche ore di attività. Individuato lo sbaglio, la giovane, non sapeva se comunicarlo o meno al superiore. La scelta è stata ardua anche perché la viaggiatrice, che conta all’attivo quasi 80 mila followers, si era messa ad elencare tutte le cose che avrebbe potuto fare (e comprare) con quell’inaspettata entrata economica.
I dubbi, sulla confessione o meno dell’errore, sono stati sciolti un giorno in cui Marta ha visto un post di un oroscopo su Instagram, in cui veniva consigliato di fare attenzione al “karma del 9“. Interpretato il ‘messaggio subliminale’ come l’indicazione a restituire i soldi, alla fine del contenuto postato, la tiktoker ha spiegato di aver scritto al proprio capo dell’errore, non ottenendo però, ancora risposta da lui. “Un conto è avvisarli, un altro è insistere che se li riprendano”, ha concluso Marta, con un pizzico di ironia.
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