Secondo una ricerca commissionata dal portale Facile.it a mUp Research e Norstat, le nuove generazioni sembrano vedere sempre meno, nell’automobile, uno status symbol irrinunciabile come al contrario lo era stato per quelle passate.
La media degli italiani intercettati dal campione, infatti, dichiara di aver conseguito la patente B appena prima di compiere 20 anni, lontano quindi dall’entusiasmo che porta(va) a fare il conto alla rovescia per il compimento dei 18 e l’iscrizione all’esame di teoria e pratica.
Per capire se è in atto un cambiamento sociale, cioè se l’auto sta perdendo di importanza per le nuove generazioni, mUp Research e Norstat hanno poi intervistato un campione di 17enni cui è stato chiesto se hanno intenzione di prendere la patente.
Il 53% ha risposto che lo farà appena compiuta la maggiore età, mentre il 32% ha dichiarato di volerlo fare ma senza fretta, e altri (28.000 intervistati) di non essere intenzionati a farlo, perché per i loro spostamenti non ne hanno la necessità: una risposta data in maggioranza da chi vive nelle grandi città e ha, quindi, più scelte di mobilità nell’area urbana. Infine una parte minoritaria, ma pur sempre presente, non sembra farsene un cruccio e dichiara di non sapere se e quando prenderà la patente.
L’importanza data alla pratica sembra, poi, dipendere anche dal contesto territoriale in cui si vive: se al nord la percentuale di intervistati 17enni che prenderà la patente “con calma” è al 39%, nel sud e nelle isole l’esigenza di indipendenza e autonomia negli spostamenti è più sentita, così che il 63% dichiara di “non vedere l’ora” di prenderla.
Secondo i dati del Ministero dei trasporti raccolti da Facile.it, nel 2013 le patenti emesse a giovani con meno di 21 anni risultavano essere il 73%, mentre nel 2022, su circa 1,1 milioni di patenti di guida emesse, solo il 62% era destinata ad under 21: un calo costante che dura da 10 anni.