Aveva 20 anni quando strabiliò il mondo intero: partendo dall’Università di Akron, arrivò a vincere la medaglia d’oro ai mondiali di Pechino. Mercoledì, a soli 29 anni, Shawn Barber è morto per complicazioni mediche. Campione del mondo di salto con l’asta nel 2015, il canadese detiene ancora il record nazionale: 6 metri. Barber se n’è andato nella sua casa di Kingwood, in Texas, come ha confermato all’Associated Press il suo agente, Paul Doyle. La causa della morte non è ancora nota.

La sua carriera è cominciata appunto dalla NCAA, il circuito universitario nordamericano: ha vinto due campionati indoor consecutivi nel 2014 e 2015, poi anche il titolo outdoor sempre nel 2015. È il suo anno magico: conquista l’oro quell’estate ai Giochi Panamericani. Arriva così ai Mondiali di Pechino, dove vince ancora una volta e diventa campione del mondo. Pochi mesi più tardi arriva il suo salto migliore indoor, 6 metri: lo firma il 15 gennaio 2016, a Reno, Nevada. Il suo marchio, quel record canadese che oggi porta ancora il suo nome. Detiene anche il record outdoor: 5 metri e 93 centimetri. Barber raggiunge anche la finale del salto con l’asta alle Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016: arriva solo decimo, vince il brasiliano Thiago Braz. Da lì i suoi risultati strabilianti non si ripeteranno più, tranne un argento ai Giochi del Commonwealth 2018. Furono gli ultimi salti ad alto livello, nonostante la giovane età. Nell’ultimo periodo l’arrivo di una malattia e ora all’improvviso la notizia della morte. Barber lascia la madre Ann, il padre George e il fratello David.

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