Televisione

“Un Giorno da Pecora non è un programma con intenti denigratori”: la nota della Rai sulla ‘diffida’ del ministro Sangiuliano al programma di Radio Rai1

"Un Giorno da Pecora è un programma di satira che, come tale, può urtare sensibilità personali basato sull'ironia e caratterizzato da una conduzione 'scanzonata"", questa la risposta della Rai, stando a quanto apprende l'Adnkronos, in una lettera arrivata ieri in Vigilanza. L'interrogazione era stata posta dai componenti Ouidad Bakkali e Stefano Graziano del Pd

di Giuseppe Candela

La notizia era stata accolta con imbarazzo, quasi incredulità: una diffida dal ministro della Cultura per eccesso di satira. La missiva, come rivelato a dicembre scorso dal Fatto Quotidiano, era indirizzata a “Un giorno da Pecora“, trasmissione condotta da Geppi Cucciari e Giorgio Lauro su Rai Radio Uno. Sangiuliano si sarebbe lamentato di essere vittima di una sistematica denigrazione della sua immagine da parte del programma Rai ed avrebbe incaricato l’avvocato salernitano Silverio Sica, fratello di un consulente del Collegio Romano, per diffidare la trasmissione di Radio Uno.

Una questione approdata in Vigilanza Rai: “Un Giorno da Pecora è un programma di satira che, come tale, può urtare sensibilità personali basato sull’ironia e caratterizzato da una conduzione ‘scanzonata””, questa la risposta della Rai, stando a quanto apprende l’Adnkronos, in una lettera arrivata ieri in Vigilanza. L’interrogazione era stata posta dai componenti Ouidad Bakkali e Stefano Graziano del Pd: “In tale contesto e tenuto conto della natura editoriale del programma, per quanto concerne più in particolare le puntate oggetto dell’interrogazione non si ravvedono intenti denigratori né offese personali, ma solo interventi di taglio satirico che accomunano tutti i personaggi presi di mira dal programma”, scrive la Rai.

A stretto giro incalza il Movimento 5 Stelle: “Proprio ieri è arrivata la risposta della Rai ad una interrogazione sulle pressioni che Gennaro Sangiuliano ha a suo tempo fatto sulla trasmissione Un Giorno da Pecora. L’azienda afferma, in maniera sacrosanta, che ‘non si ravvedono intenti denigratori né offese personali, ma solo interventi di taglio satirico che accomunano tutti i personaggi presi di mira dal programma”, il commento di Anna Laura Orrico, deputata grillina impegnata in commissione Cultura e Vigilanza Rai che collega l’episodio al “caso Virginia Raffaele“: “Dunque proprio mentre la Rai smentisce clamorosamente Sangiuliano che si era lamentato con chi lo prenderebbe in giro, veniamo a sapere da fonti di stampa che proprio lui avrebbe nuovamente fatto pressioni sul servizio pubblico, questa volta a difesa della direttrice d’orchestra cara alla destra Beatrice Venezi. E lo farebbe prendendo di mira un’artista di valore assoluto come Virginia Raffaele. La satira politica è il sale della democrazia, e il suo valore è ancora più assoluto soprattutto in tempi bui come quelli in cui viviamo, dove un ministro si prende più volte il lusso di fare interventi di censura come questi. Fino a quando avremo la sciagura di dover assistere alle gaffe, alle performance farsesche e agli interventi scomposti sulla libertà di satira da parte di Gennaro Sangiuliano?“. Dal Ministero della Cultura non sono arrivate conferme o smentite. “Nessuna pressione da Sangiuliano su programma Virginia Raffaele”, assicurano fonti Rai.

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