In occasione delle cinque tappe milanesi (stasera, domenica 21 e domenica 22 gennaio e poi ancora lunedì 5 e martedì 6 febbraio) del tour nei palazzetti del progetto “aTuttocuore”, Claudio Baglioni ha convocato la stampa milanese al Forum di Assago per un annuncio importante. “Mio padre mi diceva ‘si scende dal ring da vincitori‘ – ha affermato l’artista – e così ho deciso di fare. A 60 anni dall’inizio della mia carriera, era il 1964 quando appena 13enne sono salito per la prima volta sul palco a un concorso di voci nuove a Centocelle, ho deciso di concedermi e concederci ancora 1000 giorni di musica e di noi insieme. Poi concluderò il mio percorso artistico”.
Dunque il tour indoor di “aTuttocuore” sarà l’ultimo nei palazzetti e “poi ci saranno ancora 4-5 progetti lunghi in previsione. Non so se farò un disco perché questo è un congedo per la mia esperienza dal vivo. Mi sembra di essere arrivato al massimo delle mie possibilità. Quando si spegne la luce sembra che non si è pronti a nulla. Sul palco gli artisti a qualcosa servono perché riescono a fare cose che non riescono a fare, sotto il palco non servono a nulla. Io ho fatto di tutto in questo spettacolo, ho il collo del piede come quello di Roberto Bolle. Questo è un canto alla rovescia non un conto alla rovescia. Quando ci arriverò sarà indolore. Credo si arrivi a un momento in cui si capisce che è necessario fermarsi”. Il ritorno al Festival di Sanremo? “Sono stato già direttore, dittatore e dirottatore artistico temo però che Sanremo mi resisterà e smetterò di andare. Non credo che scriverò più canzoni, scriverò magari altro”. Una decisione che arriva all’improvviso e che si aggiunge all’addio alle scene di altri cantautori del calibro di Ivano Fossati e Francesco Guccini.
Infine sulla querelle con “Striscia la notizia” Baglioni ha spiegato “me ne sono poco interessato. C’è stata una azione legale un anno fa perché in maniera non chiara venne fatta pubblicazione mandata agli addetti ai lavori e non era firmata. Qualcuno parlò anche di reato di stampa clandestina. In queste si facevano delle rassomiglianza di una ventina di righe rispetto ai 20mila scritti (su 350 canzoni scritte) nella mia carriera con vari poeti. Alcune parti evidenziati sono comunque casuali perché sono associazioni banali di concetti e parole e mi sembra ininfluente. Era un attacco diretto, non il primo, della trasmissione e abbiamo chiesto chiarezza. Così è stata ritirata la pubblicazione. Per fortuna ho altre cose a cui pensare”.
Dopo le tappe milanesi, il tour sbarcherà all’InAlpi Arena di Torino (25, 26 e 27 gennaio), all’Arena Spettacoli Fiera di Padova (29 e 30 gennaio), all’Unipol Arena di Bologna (2 e 3 febbraio), al Nelson Mandela Forum di Firenze (8, 9 e 10 febbraio), al Pala Sele di Eboli (13, 14 e 15 febbraio), al Modigliani Forum di Livorno (17 febbraio) e al Palazzo dello Sport di Roma (22, 23, 24, 25 e 26 febbraio. Saranno le ultime occasioni di vedere l’artista dal vivo nei palazzetti.