Musica

Concerti a San Siro, i residenti (di nuovo) sul piede di guerra. Vasco Rossi replica: “Succede solo a Milano”. Ecco cos’è accaduto

Nell'area dei due ippodromi e dello Stadio Meazza sono 29 i concerti fissati, ad oggi, e potrebbero salire fino a 34, che poi è il numero massimo fissato dal Comune di Milano. I residenti della zona sono in allarme e minacciano il ricorso al Tar “se il Comune non darà risposte alle nostre richieste”

di Andrea Conti

C’è chi dice no”. Anno nuovo, polemiche vecchie da parte dei residenti della zona di San Siro a Milano contro gli eventi estivi, programmati da mesi. Nell’area dei due ippodromi e dello Stadio Meazza sono 29 gli eventi live fissati ad oggi (19 allo stadio Meazza, 2 all’ippodromo La Maura e 8 all’ippodromo Snai San Siro) e potrebbero salire fino a 34, che poi è il numero massimo fissato dal Comune di Milano. Massimiliano Favoti, portavoce del Coordinamento Tutela Cintura Urbana di Milano-Parco Ovest, ha spiegato al quotidiano Il Giorno: “Noi del Coordinamento siamo assolutamente a favore della musica e dei concerti (…) La Giunta comunale non rispetta neanche ciò che ha scritto nella delibera che dovrebbe regolamentare gli spettacoli nell’area del Meazza e dei due ippodromi. Regole che prevedono due giorni di pausa tra un evento e l’altro (pause che tra giugno e luglio non ci sono) e la non sovrapposizione di concerti nelle tre strutture: segnaliamo invece che il 30 giugno è già prevista la sovrapposizione dei concerti di Max Pezzali al Meazza e Tedua all’ippodromo Snai di San Siro. E vuole che con due concerti del genere quel limite (secondo la delibera si può arrivare ad un massimo di 78.500 spettatori in un giorno dei tre impianti, ndr) non verrà superato?”.

Dunque “se il Comune non darà risposte alle nostre richieste e non rispetterà quanto indicato nella delibera di Giunta e nell’ordine del giorno approvato dal Consiglio. Il primo febbraio alle 20.45 si svolgerà un’assemblea pubblica (…) Se entro quella data non avremo avuto riscontri da Palazzo Marino, probabilmente procederemo con il ricorso al Tar”. Nonostante questo i giochi sembrano fatti, dal momento che lo stesso sindaco della città meneghina, Beppe Sala, ha le idee chiarissime: “La programmazione dei concerti per il 2024 nell’area di San Siro è stata fatta e non c’è più da discutere”.

Si è fatto sentire anche Vasco Rossi che proprio questa estate torna in pompa magna allo Stadio San Siro con bei sette concerti-evento, un bel primato. Il Meazza verrà “occupato” dal Komandante e dal suo esercito per quasi un mese, dal 7 al 20 giugno. “Allora l’Italia è l’unico paese al mondo, Milano più che altro, – ha commentato l’artista su Instagram – dove si pensa che gli spettacoli siano troppi. Quindi bisogna farne meno perché altrimenti ci si diverte troppo”. Poi ha aggiunto “bisogna restare a casa a piangere davanti al telegiornale” e, infine, ha pubblicato un video in cui sul palco dice: “Finalmente a San Siro… Ssshh… Piano, piano, piano”, con il dito a invitare al silenzio ironicamente contro le rinnovate proteste dei residenti. Insomma per citare William Shakespeare, anche stavolta “molto rumore per nulla”?

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