“Le informazioni sullo scioglimento del Gruppo Wagner non sono vere e la dichiarazione sulla morte del leader del gruppo, Yevgeny Prigozhin, non può essere verificata”. A parlare al Financial Times è il capo dell’intelligence militare ucraina (Gur), Kyrylo Budanov. “Wagner esiste”, ha affermato Budanov, respingendo le notizie secondo cui il gruppo è stato sciolto dopo la presunta morte del suo capo avvenuta nell’agosto scorso quando l’aereo a bordo del quale viaggiava il mercenario ribelle, che aveva osato marciare su Mosca, era precipitato.

Il numero uno dell’intelligence militare di Kiev – la cui moglie è stata avvelenata nel novembre scorso – ha poi commentato le notizie sulla morte del leader del Gruppo Wagner in un incidente aereo nell’agosto 2023. “Per quanto riguarda Prigozhin, non vorrei affrettarmi a trarre conclusioni”, ha detto. Il Cremlino nega qualsiasi coinvolgimento nell’incidente e afferma che il test del Dna ha confermato la morte di Prigozhin. Tuttavia, il suo corpo non è mai stato visto in pubblico. “Non sto dicendo che non sia morto o che sia morto”, ha precisato Budanov: “Sto dicendo che non ci sono prove che sia morto”.

Yevgeny Prigozhin, a capo di un tentato ammutinamento della Wagner a fine giugno 2023, considerato ufficialmente morto. Durante il suo ultimo incontro con Vladimir Putin, pochi giorni dopo la rivolta e la marcia verso Mosca interrotta a 200 km dalla capitale, il capo della milizia aveva subito una sfuriata con pochi precedenti al Cremlino: tre ore di grida del presidente infuriato per il “tradimento” subito. Ma poi Putin l’aveva lasciato andare e la vicenda sembrava finita lì. Dopo lo schianto le ipotesi erano state un abbattimento o una bomba.

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